La pioggia cancella il caos-neve

Ancora proteste su pensiline Atm e periferia I negozianti hanno spazzato i marciapiedi, niente multe. E in serata fiocchi in collina La pioggia cancella il caos-neve Ancora proteste su pensiline Atm e periferia La pioggia e l'innalzamento della temperatura di ieri notte (+ 6 gradi rispetto alle 24 ore precedenti) hanno spento l'emergenza-neve a Torino e in gran parte della provincia. Quasi ovunque strade più pulite e praticabili, anche grazie alla ricomparsa degli spalaneve e della taskforce di mezzi finalmente all'opera in città per sgomberare l'asfalto dal manto bianco. In montagna, però, il rovescio della medaglia della temperatura più alta sono le slavine: in diversi Comuni della provincia sono stati temporaneamente interrotti tratti di strada. A Piamprato, in alta Val Soana, 43 persone (tra cui molti turisti) sono isolate da due giorni. A Moncenisio, invece, gli abitanti protestano perché da 12 ore non vedono uno spazzaneve. In agguato, per il weekend, c'è il rischio di gelate notturne o nuove nevicate. Già ieri, dalle 21, in collina (dove per tutto il giorno si è circolato senza difficoltà) è stato pristinato l'obbligo delle catene: nevicava da appena tre ore. E in serata la situazione è andata peggiorando. La neve è tornata a cadere copiosa in città e provincia. Sull'Autofrejus un sottile una sbiancata di pochi centimetri ha messo in difficoltà il traffico pesante. Dopo le 22 sono intervenuti i vigni del fuoco per trainare tre Tir in difficoltà. MULTE. Nessuna contravvenzione per i marciapiedi sporchi. Dopo l'allarme, gli annunci sui giornali i proprietari di negozi hanno spalato. «Resta innevato solo qualche tratto di fronte a serrande abbassate, dove non si possono naturalmente elevare contravvenzioni». Anche sul fronte delle soste selvagge che in questi giorni complicano ulteriormente la viabilità, i vigili hanno compilato ieri 400 verbali. «Pochi dicono, anche per smorzare le proteste di ieri e di Capodanno -. Appena un settimo delle multe che diamo normalmente». TRASPORTI PUBBLICI. All'Atra spiegano che «autobus e tram in questi due giorni di crisi non si sono mai fermati né ridotti di numero, mentre in altri capoluoghi il servizio è stato tagliato anche del 50 per cento». Sulla questione delle pensiline sporche di neve, si difendono: «Ne abbiamo 3250, e sono state pulite in parte a Capodanno, il resto il giorno successivo. E' un lavoro appaltato a una ditta esterna, che è tornata in azione oggi (ieri, n.d.r.) alle 4 e lavorerà fino a notte fonda. La poltiglia e i blocchi di neve che restano ai bordi dei marciapiedi sono quelli spostati dagli spartineve che puliscono le corsie». ZONE A RISCHIO. Tutta la periferia lamenta trascuratezza. In via Matera (Santa Rita) gli abitanti sostengono che lo spartineve è passato «una volta sola, due giorni fa». Lì in zona, si sono arrangiati comprando il sale e aprendo i tombini. Al mercato di corso Racconigi mix di neve e immondizia. Migliora la situazione in zona Gerbido, che l'altra notte era una lastra di ghiaccio alta 10 centimetri. Si circola ancora fra la poltiglia in via Coazze, davanti al Provveditorato agli Studi. Situazione sempre difficile in via Chianocco e via Revello. ALLARME CINGHIALI. I vigili urbani segnalano piccoli branchi di cinghiali scesi lungo la panoramica di Superga. La polizia municipale raccomanda estrema prudenza: gli animali rischiano di mettere in pericolo sia gli automobilisti, sia i patiti della neve che approfittando della situazione praticano sci di fondo a ridosso della città. VALLETTE. Il presidente del Comitato Solidarietà del quartiere Vallette, Rita Foti, ha inviato una lettera al sindaco Castellani e all'assessore all'Ambiente, Vernetti. «Nella nostra zona di periferia - protesta - tranne le vie principali, le altre restano inaccessibili e solo la buona volontà di commercianti e cittadini ha consentito il passaggio». MIRAFI0RI. Un'«isola felice» di efficienza è segnalata fra le tante polemiche da Aldo Morelli, che abita nel quartiere Mirafìori. «Fin dalle 9 di Capodanno - dice - le strade in questa zona sono state pulite, persino le aiuole nei giardini». «Il vero problema - sottolinea Morelli - sono i marciapiedi che nessuno spazza». CGIL Lettera di fuoco in municipio anche dalla Cgil, settore Funzione pubblica Enti locali: «Ancora una volta - è scritto nel documento - Torino è stata sorpresa dalla neve». Il problema, sostiene il sindacato, «sta nell'organizzazione del servizio: non basta la buona volontà dei 400 operatori impegnati sulle strade. La maggioranza degli addetti non è stata informata correttamente e in tempo utile sul da farsi. Non esistono regole e disposizioni precise, si va "a braccio"». Secondo la Cgil neppure i centralinisti del Co¬ mune conoscevano le informazioni per i cittadini contenute nelle ordinanze sullo sgombero neve. E ancora: «Il numero degli addetti allo sgombero neve è insufficiente. Prima che il servizio di viabilità invernale venisse affidato all'architetto Dolcetti gli operatori erano circa 900 e sopperivano alle carenze dell'Atra, pulendo anche pensiline e passaggi pedonali». Marco Accossato Lodovico Poletto Dalle Vallette: ci avete dimenticati Plauso al sindaco da zona Mirafìori Duro documento dalla Cgil Alcune immagini scattate ieri mattina in città: da sinistra piazza Palazzo di Città ancora completamente innevata, il difficile cammino di una ragazza in corso Cairoli e i primi spalatori comparsi a pulire, con un ritardo ammesso dal Comune, le pensiline dell'Arni, che non ha ridotto il servizio di bus e tram

Persone citate: Aldo Morelli, Arni, Castellani, Dolcetti, Lodovico Poletto, Marco Accossato, Morelli, Rita Foti, Vernetti

Luoghi citati: Moncenisio, Piamprato, Torino