«Le tute blu aspettano» di Marina Cassi

Preoccupato direttivo Fiom sul contratto ancora in alto mare Preoccupato direttivo Fiom sul contratto ancora in alto mare «le tute blu aspettano» Cremaschi annuncia: «Sciopero della penna Non firmeremo accordi di flessibilità» Che cosa accadrà? Questa è la domanda che, con varie sfumature di preoccupazione, si sono posti ieri mattina in un direttivo «spezza-vacanza» i dirigenti della Fiom piemontese. Sono passati mesi da quando, in primavera, la richiesta del sindacato per la parte economica del biennio contrattuale era stata formulata: 262 mila lire. Dopo una lunga battaglia dei nervi con la Federmeccanica (quattro scioperi e una manifestazione a Roma) l'accordo non è arrivato. La cifra individuata dal governo prima delle feste è stata di 200 mila lire. Ieri mattina il segretario Fiom Claudio Sabattini ha definito la proposta del governo «una base conclusiva». E per Giorgio Cremaschi si tratta di «un limite invalicabile». Sarebbe a dire: non una lira di meno. Sulla stessa posizione gli altri dirigenti e quadri della Fiom anche se qua e là nel dibattito è serpeggiata una contenuta delusione per la riduzione della richiesta economica. Per il segretario Fiom Piemonte, Cremaschi, si è entrati in una fase nuova. «O il sindacato decide di firmare la resa o, di fronte alla messa in discussione delle regole da parte degli imprenditori, arriviamo a un livello generale di lotta». Che vorrebbe dire sciopero generale, ma non solo. Cremaschi: «Cgil-Cisl-Uil devono dichiarare la crisi dei rapporti con la Confindustria». Il segretario Fiom lancia uno slogan: «Sciopero della penna» riferendosi alla possibile futura indisponibilità del sindacato a firmare accordi di flessibilità con le imprese. E cioè: no a straordinari, a sabati lavorativi, a ogni forma di collaborazione aziendale. Parla esplicitamente anche della Fiat «che avrà bisogno di flessibi¬ lità quando dovrà fare più Panda o più Punto». Ipotesi che tiene conto degli incentivi alla rottamazione concessi dal governo e che nelle speranze di molti avrebbero dovuto facilitare l'accordo. Sabattini ha polemizzato con la Fiat proprio sugli incentivi: «L'azienda ha accolto con noncuranza il prowedimento». E ha aggiunto: «Voglio che sia chiaro che gli aiuti sono arrivati anche grazie al consenso del sindacato». Sabattini, Cremaschi e molti interventi hanno ricordato che a questo punto la vertenza ha assunto un significato più generale rispetto al rinnovo contrattuale. Sabattini: «Il problema non è solo il contratto dei metalmeccanici, ma l'insieme delle relazioni sin¬ dacali nell'industria, nel pubblico impiego e nei servizi. Una liquidazione dell'accordo di luglio metterebbe in discussione anche gli accordi già firmati. Per questo è necessaria una risposta dura da parte delle confederazioni nei confronti della Confindustria che ha firmato l'accordo del 23 luglio». Marina Cassi Il segretario nazionale Fiom Claudio Sabattini ha detto che «la proposta di 200 mila di aumento non si può discutere»

Persone citate: Claudio Sabattini, Cremaschi, Giorgio Cremaschi, Sabattini

Luoghi citati: Piemonte, Roma