Specchio dei tempi
Specchio dei tempi Specchio dei tempi «Non pagano il biglietto, ma sarebbe impensabile farli scendere dal tram» - «Sono 400 i carrelli-bagagli a Porta Nuova» - «Basta anche un fazzoletto di carta» - «Licenze bloccate» - «Tutto fermo per mezz'ora» Un lettore ci scrive: «Vorrei rispondere al lettore Giovanni Perino che gli episodi da lui visti sui mezzi pubblici accadono ogni giorno. «Non si tratta di due categorie di utenti: chi paga e chi non paga, ma si tratta di eccezioni per extracomunitari clandestini. Come potrebbero multarli i controllori? Non hanno nomi comprensibili, non hanno documenti, sbraitano e minacciano, fingono di non capire, cosa può fare un dipendente Atm quando la stessa polizia non sa che fare? «Ma se, mettiamo il caso, un controllore dovesse prendere per un braccio il clandestino per farlo scendere dal mezzo... scoppierebbe il finimondo... il povero controllore sarebbe messo alla gogna, sarebbe marchiato come "brutale razzista", si organizzerebbero manifestazioni e cortei a favore di questi nostri "ospiti"». Piervittorio Calabresi La Direzione Fs ci scrive: «Il lettore Francesco Furchì ha segnalato la difficoltà di reperire i carreUi a Torino-Porta Nuova: può succedere, e ce ne scusiamo. «Va tuttavia detto che la dotazione è decisamente elevata (attualmente sono 400 e saranno presto aumentati) e che la loro dislocazione è organizzata in idonei spazi, ove vengono sistematicamente riordinati. «Per quanto riguarda il servizio di portabagagli, gratuito per la clientela dei treni Eurostar (Pendolini e Tgv), l'offerta è già normalmente dimensionata oltre la media dell'affluenza, mentre risulterebbe antieconomico rapportare il sistema alle punte occasionali di massima frequentazione. Non possiamo quindi escludere che particolari momenti di grande traffico impongano talvolta attese ai viaggiatori. «Per i normali treni, compresi gli intercity, ricordiamo che il servizio portabagagli è invece a pagamento ed è disponibile a richiesta nelle principali stazioni ferroviarie». Gian Franco Lepore Un lettore ci scrive: «Con riferimento alla lettera con il titolo "Il dubbio di una multata: conta pulire o avere la paletta omologata?", ritengo che i due vigili urbani abbiano ecceduto in zelo o che siano addirittura all'oscuro di quanto recita l'articolo 53, comma 6 del nuovo regolamento di polizia urbana approvato dal Consiglio Comunale in data 1° aprile '96 ed in vigore dal 27 maggio '96 "... è fatto obbligo ai proprietari di cani... di essere muniti di idonea attrezzatura per la raccolta delle deiezioni... ecc.". «Essere muniti di idonea attrezzatura non significa essere in possesso di paletta ma, come spiegava un funzionario dell'Amiat in un seminario al quale ho partecipato, significa essere in possesso di qualunque cosa atta a pulire e quindi anche un fazzolettino di carta o un sacchetto di plastica debbono essere considerati idonea attrezzatura». Giuseppe Profeta Un lettore ci scrive: «La Regione Piemonte non rilascia più licenze per il commercio ambulante (benché quelle in giacenza siano numerosissime), obbligando in tal modo chi intenda iniziare questo tipo di attività o ad acquistarne una (e non tutti se lo possono permettere) o a desistere. «Ho presentato domanda per una licenza di ambulantato nel 1994 (cioè quando la Regione Piemonte ne aveva giacenti circa ottomila), ed ho ricevuto in risposta una lettera piuttosto elusiva e burocratica. «Eppure l'art. 120 della Costituzione italiana recita testualmente: "La Regione non può istituire dazi d'importazione o esportazione o transito tra le Regioni". "Non può adottare provvedimenti che ostacolino in qualsiasi modo la libera circolazione delle persone e delle cose fra le Regioni". "Non può limitare il diritto dei cittadini di esercitare in qualunque parte del territorio nazionale la loro professione, impiego o lavoro"». Maurizio Merogno Un lettore ci scrive: «Lunedì 16 dicembre, mattina. All'ufficio postale succursale 55 di Torino, in via Saluzzo angolo corso Marconi, c'è una coda normale, qualche decina di minuti per pagare vaglia, bollette in scadenza, lei o altre cose. «Ma a un certo punto dall'interno dell'ufficio, ossia da dietro lo sportello, arriva un distinto signore che spiattella sul tavolo dell'impiegato di turno un malloppo di bollettini da smaltire. «Tutto si blocca per mezz'ora, alla faccia di chi correttamente aspetta davanti allo sportello. Sarei curioso di sapere chi è che usufruisce di questa specie di corsia preferenziale, e se ne ha diritto, e perché». Segue la firma
Persone citate: Francesco Furchì, Gian Franco Lepore, Giovanni Perino, Giuseppe Profeta, Maurizio Merogno
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