Taxi, il primo scatto più caro di 1500 lire di Gianni Bisio

Taxi, il primo scatto più caro di 1500 lire Ma non tutte le vetture sono già munite del cartellino che autorizza ad applicare la nuova tariffa Taxi, il primo scatto più caro di 1500 lire Aumento del 33 per cento, gli autisti: «Calcolato in modo iniquo» MUOVERSI IN CITTA' Ipiù diligenti fra i 1520 taxisti di Torino il cartellino con l'annuncio dell'aumento da 4500 a 6000 lire dello scatto iniziale ce l'hanno già a bordo dall'altro ieri, quando sono andati a ritirarlo nell'apposito ufficio dei vigili urbani in Lungo Dora Colletta. Per gli altri c'è tempo fino alla fine del mese, ma dopo il 1° febbraio chiunque si servirà di un taxi a Torino dovrà pagare il supplemento di 1500 lire, deciso - «in ritardo e in misura inferiore alle richieste» secondo gli interessarti - per compensare l'aumento del costo della vita. Può quindi capitare in questi giorni di servirsi di auto pubbliche a tariffe diverse: perché il passeggero pagherà le 1500 lire in più soltanto se sarà ben in vista il foglio rilasciato dal Comune con tanto di timbro. Una procedura che contestano gli stèssi taxisti: «Ci impongono di andare di persona a prendere il foglio in Lungo Dora Colletta perché dobbiamo firmare la ricevuta: non era più semplice che le varie cooperative potessero ritirare i foglietti e darli ai propri soci? Si sarebbero evitate perdite di tempo e l'aumento sarebbe stato generalizzato e non diluito nel tempo: non è bello che si paghino tariffe differenti contemporaneamente solo perché un taxista ha avuto tempo di farsi una coda e l'altro no. Non è giusto proprio nei confronti dei clienti applicare tariffe diverse. Tutta burocrazia inutile». Ma è anche il meccanismo della tariffa a rendere perplessi i taxisti: «Non è equo il sistema dell'aumento generalizzato sia per chi fa la corsa da 10 mila hre, sia per chi la fa da 30 mila: il primo subisce un aumento del 15 per cento, il secondo soltanto del 5. Se effettivamente è un adeguamento sulla variazione del costo della vita deve essere più razionale». L'aumento, che era stato deciso all'inizio di luglio dal Comune a fronte di una richiesta di 2000 lire dei taxisti, porta lo scatto iniziale (la cosiddetta «bandiera») al primo posto fra le città del Nord, 200 hre al di sopra di Genova che fino a ieri ha condotto la classifica del caro-taxi. Ma è probabile che l'esempio di Torino sia presto seguito: a Milano già nei mesi scorsi si era parlato di alzare il prezzo della «bandiera», ma sembra che si preferisca ritoccare globalmente la tariffa. In ogni caso bisognerà attendere la fine del mese perché tutti i taxi della città siano provvisti del cartellino regolare e diversi mesi perché la variazione sia inserita nei tassametri, che devono essere ritoccati all'interno e nuovamente «piombati» dall'ufficio apposito dei vigili urbani. Gianni Bisio

Luoghi citati: Genova, Milano, Torino