L'investimento-Velasco

Oggi il nuovo citi da 700 milioni incontra le azzurre del volley Oggi il nuovo citi da 700 milioni incontra le azzurre del volley l/investimento-Velasco Ipubblicitari sulla scommessa federale «Prospettive buone, settore in crescita» QUANTO PUÒ' VALERE UN ALLENATORE? TBREMA UTTO quello che è successo è già volato via come i fiocchi di neve spostati nell'aria gelida di Brema, perché il giorno è oggi, l'ora le 14,30 quando la Nazionale feniminile di pallavolo (che ieri ha battuto la Rep. Ceka 3-2) affronterà la Germania, e in tribuna ci sarà per la prima volta Julio Velasco. Niente sarà più come prima nella storia di questa squadra, e forse dello sport muliebre italiano. Comunque andrà a finire l'avventura il «caso Velasco» segna infatti una svolta per l'altra metà del cielo, quella che lo sport ha dovuto rosicchiare con poche attenzioni, con pochi soldi, con pochi spazi, sempre un gradino, e più spesso una rampa di scale sotto i maschi. Per la prima volta in Italia si prende il tecnico più famoso del mondo e gli si affidano le donne; per la prima volta si investe nell'allenatore della squadra femminile più che in quello della maschile e con cifre che superano l'ingaggio dei citi di qualunque altra disciplina, ad eccezione del calcio. Settecento milioni sono quanto un'industria investe per sponsorizzare un club che punta allo scudetto e la Federazione invece li punta su un uomo. Sorprendente. «Soprattutto perché - ricorda Giorgione Barbieri, allenatore dell'Anthesis Modena - fino a pochi mesi fa il settore femminile veniva trascurato e a gente come Motta, l'ex et, non avevano garantito grandi mezzi». Un'inversione di tendenza o la pura necessità di mantenere nel volley Velasco che da solo fa audience quanto una Nazionale? L'uno e l'altro. Ma non è un caso che la rivoluzione in rosa parta dalla pallavolo. «Ormai - dice Carlo Magri, presidente federale - su quattro tesserati tre sono donne. Se nel calcio concedono ingaggi lordi da mezzo miliardo o anche di più all'allenatore di una modesta squadra di serie B, perché dovremmo spaventarci noi di fronte al commissario tecnico di un movimento che interessa un milione di donne italiane?». In realtà le pallavoliste tesserate sono 450 mila, tuttavia Magri non racconta una grossa bugia: secondo uno studio della Nielsen un milione di donne, incluso il minivolley e l'attività degli enti di promozione, gioca a pallavolo almeno due volte la settimana. Perciò se si trova l'uomo capace di trasformare uno sport di grandi numeri in uno sport di immagine può esplodere un fenomeno straordinario. Un primo segnale proviene dalla relazione che l'Upa, l'associazione pubblicitari, ha inviato di recente alle aziende: «La pallavolo, soprattutto al femminile, è un settore in crescita in cui si può investire». Un secondo è nella gara d'appalto che la Federvolley ha indetto per trovare uno sponsor tecnico: dai 300 milioni si è passati a una base d'asta di 1300-1400 milioni, merito dei successi dei maschi ma anche delle attese per il boom delle donne velascate. «Le prospettive sono buone: c'è tutto un mondo dei consumi che può essere inte¬ ressato, se la pallavolo femminile diventa un fenomeno vincente come quello dei maschi e crea personaggi», sostiene Pietro Dotti, uomo di punta della Armando Testa. L'effetto Velasco ha già smosso oom r tecnico milioni le acque. «In due settimane - spiega Massimo Righi, direttore della Lega Volley femminile - abbiamo conquistato sui giornali un settimo dello spazio che ottenevamo in un anno». In questi giorni Bari, che non aveva sponsor, l'ha trovato: una casa di moda. E dopo la Kraft che sponsorizza il campionato (col marchio Legeresse, perché le donne evidentemente prediligono la maionese che non ingrassa), anche le multinazionali della cosmesi si sono avvicinate. «In fondo - dice Righi - tocchiamo un pubblico tra i 15 e i 34 anni, molto scolarizzato, che possiede un computer o un videoregistratore più che la media nazionale. Un pubblico attento ai consumi». Velasco è la miccia costosa di un programma che secondo Righi prevede entro il 2000 l'ingresso della Nazionale tra le prime quattro al mondo e il coinvolgimento di un altro mezzo milione di donne. «Io non credo che nei numeri potremmo ampliarci di molto - sostiene Magri - perché sono già altissimi: sarebbe un successo se riuscissimo ad allungare la vita pallavolistica delle donne, molte delle quali oggi smettono sotto i vent'anni o con la nascita di un figlio. I risultati che attendiamo? Un podio agli Europei del '99 per presentarci alle Olimpiadi di Sydney». Coraggio Julio. Marco Ansaldo E in previsione di un boom la richiesta allo sponsor tecnico è salita da 300 a 1300 milioni GLI INGAGGI DEI CITI' AZZURRE MASCHILE FEMMINILE MALDINI 1200 CALCI0 GUENZA 40 [da definire: ex VELASC0 650] PALLAV0L0 VELASC0 700 MESSINA 450 BASKET SALES 200 RUDIC 350 PALLANU0T0 F0RMIC0NI 90 C0STE 250 RUGBY N. B. - Cifre in milioni, lordi. Formiconi è dipendente Coni Julio Velasco compirà 44 anni il 9 febbraio

Luoghi citati: Germania, Italia, Messina, Modena, Sydney