Notte infernale in rosso sangue

«Dal tramonto all'alba» con Tarantino PRIME CINEMA «Dal tramonto all'alba» con Tarantino Notte infernale in rosso sangue FILM-DELIRIO scritto da Quentin Tarantino sei o sette anni fa e infatti già invecchiato, «Dal tramonto all'alba» di Robert Rodriguez mescola generi cinematografici diversi (Road Movie, Gangster, Vampiri), è esagerato, veloce, sfrenato, divertente, ed è centrato su una notte infernale in cui succede di tutto: teste tagliate, gole recise, corpi dimezzati, gambe e braccia strappate via, creature del buio che esplodono e si disfano, sciami di pipistrelli, l'ex predicatore Harvey Keitel armato d'una croce formata da due mitra che sparano, stecche da biliardo usate come paletti da infiggere nel cuore del vampiro, bombe liquide antivampiro fatte di preservativi riempiti d'acqua benedetta, Juliette Lewis arciera dalla infallibile mira assassina, sangue, umori vischiosi, assedio di creature mostruose. All'alba tutti sono morti o vampirizzati salvo un gangster e una ragazza che se ne vanno, ciascuno per la propria strada. Prima del tramonto i due infami gangster fratelli George Clooney e Quentin Tarantino, rapinatori e assassini in fuga, avevano sequestrato una famigliola e sul loro furgone s'erano fatti portare oltre il confine tra Stati Uniti e Messico, sino all'appuntamento con un complice in un losco locale di frontiera per camionisti e motociclisti isolato nel nulla, fragoroso, delirante, allietato da ballerine nude e dalla soubrette Santanico Pandemonium, covo di mostri e di vampiri. Dopo la notte infernale, la macchina da presa rivela che il locale è costruito su una rovina atzeca: il film rivendica infatti all'esoterismo atzeco e ai suoi riti sacrificali la leggenda dei vampiri. In qualche momento «Dal tramonto all'alba» è stucchevole, in altri momenti sembra già visto, polveroso: però l'invenzione, l'ironia, lo spirito, il gusto del paradosso sanguinario, l'imitazione parodistica dell'horror e del vampiresco, il ritmo accelerato, lo rendono più spesso divertente. Robert Rodriguez, il regista già autore de «El Mariachi», è un texano-latino di ventotto anni; gli attori sono tutti giustissimi, pure Quentin Tarantino che ancora una volta mostra la sua predilezione per i personaggi disgustosi. Lietta Tornabuoni DAL TRAMONTO ALL'ALBA (From Dusk Till Dawn) di Robert Rodriguez con George Clooney Quentin Tarantino Harvey Keitel Juliette Lewis Ernest Liu, Salma Hayek Horror. Usa, 1995 Cinema Etolle, Charlle Chaplin 1 Empire di Torino; Pasqulrolo di Milano; Ambassade, Atlantic 5 Augustus 2, Empire, Gregory Royal 2 di Roma Quentin Tarantino

Luoghi citati: Messico, Milano, Roma, Stati Uniti, Torino