Manager da Oscar

Pubblicata la classifica 1996 di BusinessWeek Pubblicata la classifica 1996 di BusinessWeek Manager da Oscar Cantarella nel «Top 25» TORINO. Se come n. 1 di Fiat Auto aveva vinto due volte di seguito l'Oscar dei motori con la Punto e la Bravo 8- Brava, Auto dell'Anno 1995 e 1996, ora, come amministratore delegato del Gruppo Fiat, Paolo Cantarella ha ottenuto un altro record: è subito entrato nella più prestigiosa e ambita classifica del mondo finanziario ed economico, quella di Business Week, che ogni 12 mesi premia i 25 top managers. Cantarella è l'unico italiano nella lista del 1996, diramata ieri dal settimanale di New York. Entrare in questa Usta, che abbraccia tutti i settori di attività e prende in esame managers di ogni area geografica, è un grande riconoscimento per gli uomini di affari. Una lista che diventa un Gotha, perchè BusinessWeek (900 mila copie alla settimana, 250 giornalisti, editore la McGraw-Hill) non è solo la principale rivista americana di economia e finanza ma, per tradizione, imparzialità e qualità, una sorta di Bibbia internazionale. Ogni anno vengono selezionati i candidati. Tra i fattori, le performances aziendali e il contributo del manager nello sviluppo e nelle strategie della società. Cantarella è in eccellente compagnia. Troviamo responsabili di gruppi aeronautici (come Phil Condit della Boeing), di elet- tronica (Bill Gates, Microsoft, e Lou Gerstner, Ibm), di cosmetica (Christiana Gold, Avon, unica donna premiata). E anche dell'auto, come Bob Eaton e Bob Lutz (Chrysler), Hiroshi Okuda (Toyota), Helmuth Werner (Mercedes). Tre gli europei (oltre a Cantarella e Werner, sir Sykes, della Glaxo Wellcome, due i giapponesi (con Okuda c'è Idei, della Sony), gli altri sono americani. Scrive BusinessWeek per Cantarella: «Quando la Fiat Spa, all'inizio del 1996, lo nominò Amministratore Delegato, Paolo Cantarella, 52 anni, era l'unico, vero candidato. Nei cinque anni precedenti, durante i quali era stato alla guida di Fiat Auto, Cantarella aveva radicalmente trasformato un'azienda che produceva perdite in una macchina "leggera" che forniva utili al Gruppo. Tra l'ai- tro, l'aggressivo e ambizioso progetto, voluto da Cantarella, di costruire una world car pensata per i Paesi emergenti sta dando i suoi frutti. Anche perché Fiat ha anticipato la concorrenza internazionale. Il compito di Cantarella è ora quello di estendere il suo "tocco magico" al resto del Gruppo, che si caratterizza per l'ampia diversificazione e il cui fatturato ha toccato l'anno scorso i 53 miliardi di dollari». Così BusinessWeek unisce le vittoriose sfide del recente passato e quelle che oggi Cantarella deve affrontare nel suo ruolo di amministratore delegato del Gruppo Fiat (nel '95 un fatturato di oltre 75 mila miliardi di lire, di cui 39 mila dal settore auto, 238 mila dipendenti, un utile di oltre 2000 miliardi che, come è stato anticipato, dovrebbe ripetersi per il '96). Cantarella, con entusiasmo e passione, aveva attuato in Fiat Auto una sorta di rivoluzione. Una rivoluzione in termini di gestione aziendale e rinnovo della gamma di prodotti, stimolando l'impegno tecnologico e commerciale e quel processo di internazionalizzazione che dall'Europa, come mercato domestico, si apre al mondo. Siamo nel campo delle strategie globali, che il top manager ha articolato in due scelte fondamentali: espandersi nei Paesi in via di sviluppo, accompagnandone la crescita sociale, economica e industriale; creare una famiglia di auto moderne (Palio, Siena), con gli standard di sicurezza, ecologia e qualità europei, ma su misura per le esigenze dei singoli mercati. In primo piano l'America Latina, con il Brasile e l'Argentina, bruciando, come giustamente BusinessWeek nota, gli altri costruttori. E Cantarella, proprio all'inaugurazione dell'impianto di Cordoba, ha confermato l'intenzione di rafforzare il processo di globalizzazione di tutto il Gruppo, già forte nella New Holland e nell'Iveco. «Tocco magico»? Forse. O, semplicemente, sensibilità, voglia di fare, e di fare bene, e una convinzione: «Il successo va conquistato ogni giorno e poi gestito con attenzione per non farselo sfuggire di mano». Michele Fenu Nel gotha figurano anche Bill Gates e Lou Gerstner (Ibm) CHI CE' NELLA LISTA Norman Augustine Lockeed Martin Gordon Bethune Continental Airlines Paolo Cantarella Fiat John Chambers Cisco Phil Condit Boeing Chris Davis Gulfstream Aerospace Michael Dell Dell Bob Eaton e Bob Lutz Chrysler William Esrey Sprint Bill Gates Microsoft Lou Gerstner Ibm Ray Gilmartin Merck Andy Grove Intel Christina Gold Avon Nobuyuki Idei Sony Phil Knight Nike Ken Lay Enron Bob Lipp Travelers/Aetna Hiroshi Okuda Toyota Richard Sykes Glaxo Wellcome Dan Tully Merril Lynch Sandy Warner J. P. Morgan Jack Welch Ge Helmut Werner Mercedes-Benz Al Zeien Gillette figurano ill Gates er (Ibm) l d PubblMaC Paolo Cantarella (foto grande) e sopra Bill Gates il «mago» della Microsoft

Luoghi citati: America Latina, Argentina, Brasile, Europa, New York, Siena, Torino