Sui farmaci è polemica La Bindi: «Solo ritocchi»

Sui farmaci è polemica La Biadi: «Solo ritocchi» Sui farmaci è polemica La Biadi: «Solo ritocchi» ROMA. L'aumento dell'Iva farà aumentare il costo dei farmaci? Nessuna fascia si salverà dagli aumenti, come viene denunciato da più parti? Di fronte alle polemiche il ministro della Sanità, Rosy Bindi, è scesa ieri in campo per difendere la politica del farmaco per il 1997 affermando, in una nota, che «come già ricordato in occasione del decreto di fine anno, l'aumento dell'Iva è una misura che andava adottata per non incorrere in gravi sanzioni della Comunità europea. Così come era già prevista l'applicazione della seconda tranche di adeguamento al prezzo medio europeo, delibe¬ rata dal Cipe nel novembre scorso, e che riguarderà solo una parte delle medicine rimborsabili». L'impatto di queste misure sui cittadini, aggiunge quindi il ministro della Sanità, sarà «circoscritto»: per tutti i farmaci della fascia «A» (circa 2600 confezioni), l'aumento dell'Iva e l'adeguamento al prezzo europeo, non avrà ripercussioni sulle tasche dei cittadini. I pazienti continueranno a pagare solo il ticket per la ricetta. Per i farmaci di fascia «B» (circa 330 confezioni per i quali si paga il ticket) l'aumento dell'Iva a carico dell'assistito sarà contenuto nell'ambito della misura del 3 per cento. Per una parte di questi medicinali, ha aggiunto il ministero, si avrà un ulteriore incremento del 3 per cento dovuto all'adeguamento del prezzo medio europeo. Questo adeguamento invece non riguarderà i farmaci di fascia «C» per le famiglie con un reddito inferiore ai 19 milioni lordi. Per aumentare la disponibilità di farmaci innovativi a carico del servizio sanitario nazionale, ha ricordato il ministero della Sanità, «sarà inoltre possibile contrattarne il prezzo, attraverso un meccanismo di riduzione delle quote di spettanza per la di¬ stribuzione all'ingrosso e al dettaglio». Infine, ha concluso il ministero, «vale la pena di ricordare anche la nuova disciplina sull'uso compassionevole di particolari medicinali che potranno essere somministrati gratuitamente anche prima della loro autorizzazione al commercio, nel caso in cui non vi siano alternative terapeutiche». Fin qui la nota del ministero, cui va aggiunta una presa di posizione della Farmindustria che ha espresso un giudizio positivo sul meccanismo di aumento dell'Iva dei farmaci, individuato dal governo nel de¬ creto di «fine anno» e ha auspicato che venga convocato il tavolo di concertazione delle politiche del farmaco. Il direttore generale dell'associazione, Ivan Cavicchi, ha infatti spiegato che con il collegato alla finanziaria e con l'ultimo provvedimento fiscale «questo governo ha voluto marcare per i farmaci una novità». Per Cavicchi «dal taglio tradizionale delle spesa siamo ormai ad una politica, completamente diversa, di governo del suo tasso di crescita, una politica cioè molto più impegnativa che necessita di un riordino profondo di tutto il sistema e di tutti i livelli». [r. e. s.]

Persone citate: Cavicchi, Ivan Cavicchi, Rosy Bindi

Luoghi citati: Roma