«I sassi? Colpa di Fantozzi»
«I sassi? Colpa di Fantozzi» Associazione chiede il sequestro, Villaggio: pronto a tagliare la scena «I sassi? Colpa di Fantozzi» «Ritirate quel film, istiga al lancio» ROMA. E adesso Fantozzi diventa il «capro espiatorio» nella vicenda dei sassi «killer». Il sequestro del film «Fantozzi il ritorno» è stato chiesto, con un esposto presentato alla procura della Repubblica di Roma, dal coordinatore del movimento nazionale «Sos Italia», Diego Volpe Pasini. La scena «incriminata» è quella in cui il protagonista, insieme con una banda di teppisti, scaglia un grande masso da un cavalcavia. «Riteniamo - rileva l'esposto del movimento - che non si possa proiettare un film comico con scene di questo tipo. Rileviamo inoltre che la recrudescenza dell'attività criminale svolta da coloro che lanciano pietre dai ponti stradali è incredibilmente, ma forse non casualmente, contemporanea all'inizio della proiezione in tutta Italia di questo film». Pronta la replica di Villaggio: «Se si ritiene pericolosa, la scena si può anche tagliare. Il pericolo comunque non nasce dalle immagini ma dal fatto che que- sti ragazzi sono degli squilibrati che vivono nel timore di essere invisibili come individui in una società basata sull'immagine». L'attore precisa che la volontà era come sempre quella di beffeggiare. «Sarei disposto a tagliarmi una mano ha concluso - se solo credessi di aver voluto istigare simili azioni». Ieri pomeriggio la morte di Maria Letizia Berdini è stata ricostruita a «Cronaca in diretta» su Rai2. Il cardinale Tonini e l'ex ministro della Giustizia Giovanni Conso si sono soffermati sulla prevenzione e sulla pena. «Forse il nostro Paese aveva bisogno di questo momento - ha osservato Tonini - perché deve rendersi conto che il problema drammatico della nostra società e di tutta l'Europa è e sarà sempre di più la delinquenza minorile, la sofferenza di questi giovani, che devono poter avere luoghi di socialità». Per Conso un delitto come questo merita l'ergastolo. E sempre durante la trasmissione è stato lanciato un appello ai giovani volontari delle pubbliche assistenze del Piemonte a fianco dei quali Vincenzo Berdini ha lavorato nell'alluvione di due anni fa come volontario della Croce Verde di Civitanova Marche, affinché lo aiutino a trovare gli assassini di sua figlia. «Voi ragazzi che lavorate per la strada aiutateci a cercare queste persone - ha detto l'uomo - per avere la soddisfazione, certo bruttissima, di vederli in volto». La sorella di Maria Letizia, Mariarosa Berdini ha ribadito il suo dolore. «Adesso per me non esiste la parola perdono - ha detto la ragazza che con la sua durissima lettera alle "bestie" che hanno stroncato la vita di una donna di 32 anni ha scosso 1' Italia -. Io voglio solo giustizia, perchè queste cose non devono più succedere. Il perdono è una cosa mia personale, io sono cattolica... Ma il perdono lasciatelo a me. I commentatori non possono giudicare». E arrivano i primi provvedimenti per una maggiore sicurezza. In Sicilia sarà l'esercito a controllare i cavalcavia, mentre a Modena da ieri è in vigore il divieto di fermata su tutti i cavalcavia autostradali del territorio comunale. Sul fronte delle indagini non ci sono novità. Gli accertamenti di polizia stradale e carabinieri vengono resi ancor più difficili dal gran numero di segnalazioni anonime, molte delle quali calunniose. In più d'un caso gli ignoti telefonisti hanno indicato agli inquirenti nome e cognome dei presunti «killer dell'autostrada» oppure il numero di targa di un'automobile, ma si trattava di persone completamente estranee alla vicenda. «Non credo che si voglia deliberatamente depistare le indagini - ha spiegato un sottufficiale della Polstrada di Alessandria - forse si tratta soltanto di persone che vogliono vendicarsi di qualche "nemico", senza rendersi conto di compiere un reato grave». [r. cri.] In Sicilia saranno impiegati i soldati per controllare i cavalcavia A Modena divieto di fermata su tutti i viadotti autostradali Maria Letizia Berdini, 32 anni, la vittima del lancio di sassi sulla A2I vicino a Tortona
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