«In Italia boom della cultura» di Raffaello Masci

Veltroni: più spettatori al cinema e nei musei Nuove iniziative del ministero: dai fondi per la Torre di Pisa alla riforma della Biennale «In Italia boom della cultura» Veltroni: più spettatori al cinema e nei musei UN BUSINESS CON L'ARTE IROMA N un anno un milione di visitatori in più nei musei (+7,7 per cento), un analogo incremento di spettatori nei cinema e ai concerti classici, un boom del balletto (+16 per cento) e il dilagare sul mercato dei nuovi strumenti multimediali. Aumenta insomma la domanda di cultura: questo è il dato emblematico che si evince dal corposo dossier che il ministro dei Beni culturali, Walter Veltroni, ha fatto distribuire ai circa duecento giornalisti che ieri mattina hanno affollato l'austera biblioteca del Collegio Romano per la conferenza stampa-bilancio dei suoi sette mesi alla guida del più paludato ministero italiano. Veltroni ha parlato per circa un'ora e dieci minuti, relazionando sulle cose fatte e tracciando progetti per il futuro: una massa ragguardevole di iniziative già realizzate e di pro- getti in itinere. Eccone alcuni. TRE OBIETTIVI. Primo, «ridare all'Italia un peso culturale all'estero - ha detto Veltroni - così come sulla cartina geografica si indica il Giappone come il Paese dell'alta tecnologia o le Mauritius co¬ me il luogo di vacanza ideale, si deve poter indicare l'Italia come il Paese della cultura». Per questo il ministro ha anche proposto in sede comunitaria la costituzione di un «fondo europeo per la cultura». Secondo, riforma del ministero (contenuta in delega già nella finanziaria) perché il polveroso carrozzone dei beni culturali diventi coordinatore e supporto di tutte le libere attività culturali. Terzo, reperimento dei fondi. In questo già un forte salto è stato compiuto: i 390 miliardi in conto capitale stanziati per il '97, Veltroni li ha quasi triplicati con risorse aggiuntive tratte da estrazioni supplementari del lotto, dai fondi Cipe, dall'8 per mille, dai fondi Cee e dagli stanziamenti per il Giubileo. INIZIATIVE. Una quantità le iniziative messe in cantiere da Veltroni: da nuovi fondi per la torre di Pisa alla riforma della Biennale di Venezia. A Roma - per esempio - è prevista per giugno la riapertura della galleria Borghese e, entro l'anno, anche del Museo nazionale romano che giace da decenni in semiabbandono. Pompei sarà restituita ad una piena funzionalità entro il 2000, il museo di Capodimonte aprirà la sezione di arte moderna, la Galleria d'arte moderna di Roma sarà ampliata, così come gli Uffizi. Inoltre tornano ad aprire i battenti opere danneggiate - per cause differenti - come San Giorgio al Velabro, gli affreschi del Signorelli a Orvieto e il ciclo di Piero della Francesca ad Arezzo. BOOM DEI MUSEI. I venti musei più importanti, da soli, hanno fatto registrare un aumento di quasi un milione di vistatoli nel solo '96 rispetto al '95, grazie agli orari di apetura garantiti e ampliati. La legge Ronchey che consente l'attivazione di «museum shop», librerie, punti di ristoro e simili, sta dando i primi frutti e il business è passato da 2 miliardi e mezzo del '95 a 4 miliardi e due del '96. SPETTACOLO. Innanzi tutto la crescita della domanda: 96 miloni di spettatori contro i 91 dell'anno precenente (+7%), dieci milioni di spettatori a teatro nei primi sei mesi del '96 (+1,6%), + 7,3% ai concerti di musica classica e +16% ai balletti. Il fondo unico dello spettacolo è stato portato a 900 miliardi fino al '99 e sarà gestito da commissioni rigorosamente non politiche. E' stato dato il via libera all'apertura di 140 sale cinematografiche nuove, sono stati sbloccati i meccanismi di credito per i «film di qualità», il contributo ai cinema d'essai, i regolamenti per la vendita nelle sale di libri, giocattoli e cassette. Varate inoltre le nuove norme anti-pirateria. Raffaello Masci

Persone citate: Piero Della Francesca, Ronchey, Signorelli, Veltroni, Walter Veltroni