Un mese di fuoco attende la Kappa

Basket: domani i torinesi ospitano Ferrara Basket: domani i torinesi ospitano Ferrara Un mese di fuoco attende la Kappa Rilanciata dalla vittoria nell'ultimo turno di campionato a Treviglio e dal successo nel Trofeo dell'Amicizia di Biella dello scorso weekend, con successi di prestigio contro Desio e i bosniaci del Gorazde, la Kappa si appresta a vivere la fase più importante del suo campionato di Bl. Domani al Ruffini (ore 20) i torinesi ospiteranno l'Arredoluce Ferrara, quindi nel giro di un mese disputeranno altri cinque match dei nove che ancora mancano alla fine della stagione regolare. Un vero tour de force che vedrà i gialloblù di scena in casa anche contro Imola e Vicenza, in trasferta sui campi di Vigevano, Lucca e Modena. La situazione di classifica vede Torino a quota 12, in compagnia di Ozzano e Parma. Quattro punti sopra c'è la coppia formata da Ferrara e Biella al sesto posto, l'ultimo valido per evitare la potile retrocessione. Negli ultimi impegni, la Kappa ha evidenziato progressi in quasi tutti i ruoli: la difesa si è fatta più aggressiva e capace di recuperare molti palloni da tramutare subito in contropiede, ma anche la panchina dà sempre più affidamento. Partendo dalla coppia dei «magnifici due» Jucomuzzi-Trevisan, la squadra ha adesso una sua fisionomia ben precisa, con Carchia che si sdoppia nel ruolo di tiratore-rimbalzista e il duo Ferraris-Rolando in progresso sotto canestro. Fra i piccoli, i giovani Cucinelli e Calamia cominciano a farsi rispettare, mentre Gaddo si rende utile nel ruolo di specialista difensivo. Da attendere con fiducia gli infortunati Muyango e Milani, che riprendono solo oggi gli allenamenti dopo che comunque la squadra ha sopperito bene alla loro assenza. «Se riusciamo a correre, ci divertiamo e siamo più pericolosi - commenta Jacomuzzi -. Per continuare su questa strada, c'è bisogno che Rolando confermi di essere in ripresa». E se il lungo pivot di 208 centimetri pare essere uscito da un'involuzione tecnica che cominciava a preoccupare, i minuti qualità di Gaddo testimoniano come in una squadra non sia importante solo segnare 20 punti a partita. Ventidue anni da compiere il prossimo marzo, Gaddo ha perso l'intera passata stagione per una pubalgia che non voleva saperne di passare. Recupe- rata la condizione fisica, si sta ora rivelando un'importante arma tattica a disposizione di Sacchetti: non un grande attaccante, ma sempre il miglior difensore del gruppo. Iscritto al primo anno di massofisioterapia, non sempre riesce ad allenarsi con la frequenza dei compagni: resta comunque un giocatore fondamentale per gli equilibri gialloblù. «Affrontiamo questo mese con tanta grinta in corpo racconta -. Il sesto posto è ancora alla nostra portata. Non parliamo di tabelle: giochiamo una partita alla volta e vediamo quel che succede. Nel prossimo incontro, per esempio, avremo di fronte Ferrara: già all'andata la battemmo, nonostante loro siano una squadra costruita con tanti milioni e noi, al contrario, tutti ragazzi usciti dal vivaio Auxilium. Il cuore però, a volte vale più dei soldi». Prende intanto il via oggi, e si concluderà lunedì prossimo, il Torneo cadetti Moto Malaguti di Bologna. Di assoluto prestigio il cast dei partecipanti: oltre a Torino, ci sono le due squadre bolognesi, Pesaro, Siena, Roma, Reggio Emilia e San Lazzaro. Domenico Intagliata Edoardo Gaddo, ottimo difensore