Quindicenne ruba l'auto per sgommare sulla neve
Quindicenne ruba Paulo per sgommare sulla neve Dopo l'urto in corso Unione Sovietica il ragazzino, sanguinante, è fuggito ma è stato fermato Quindicenne ruba Paulo per sgommare sulla neve Sfascia la pensilina e provoca uno scontro: feriti anche 3 bimbi Ha causato un'incidente, quasi sicuramente con un'auto rubata apposta per poter scivolare e sgommare sulla neve. Voleva fare dei testacoda, e c'è riuscito. Ma Mauro, 15 anni, ha fatto più osanni del previsto. Ha distrutto una fermata dell'autobus, poi si è scontrato con una Ibiza che trasportava 4 adulti e 3 bimbi. Sei i feriti. Il ragazzino è fuggito, ma poco dopo è stato denunciato dopo essere finito, grazie a una scarpa perduta, proprio nelle mani dei carabinieri che gli davano la caccia. E' successo là notte scorsa, in corso Unione Sovietica. Il ragazzino-pirata abita in via Tommaso Grossi. Non è certo che abbia rubato la Delta con cui ha causato quel mezzo disastro: i carabinieri lo reputano verosimile, perché Mauro non è nuovo a cacciarsi in guai più grossi di lui. Certo, è troppo giovane per avere la patente. E non ha saputo dire il nome di chi gli ha prestato l'auto. Dovunque si fosse procurato la Delta, è sicuro che Mauro, a mezzanotte, viaggiava sulla neve «derapando» in corso Unione Sovietica, all'altezza di corso Settembrini. Davanti al Ferrante Aporti, ha perso il controllo della Delta per un sorpasso spericolato: E' finito contro la fermata dell'autobus, che ha distrutto. L'auto si è girata su se stessa, mettendosi contromano, e si è scon¬ trata frontalmente con l'Ibiza condotta da Massimo Martorana, un impiegato di 34 anni, via Nino Costa 43 ad Airasca. A bordo c'erano le sue sorelle Monica e Cinzia, la convivente, e i tre bambini di Monica: le gemelle Giulia e Veronica, di 4 anni, e la piccola Chiara, di sei anni. Gli occupanti dell'Ibiza sono feriti, ma non gravemente. Hanno prognosi tra i 5 e i 20 giorni. La più grave è Cinzia, ricoverata al Cto per un trauma alla colonna. Monica ha una ferita al volto, Massimo si è fratturato una gamba, le bimbe hanno qualche bernoccolo. Mentre loro finivano alle Molinette, Mauro è scappato a piedi, perdendo nella fuga una scarpa. Ferito al viso, ha incontrato accanto al Ferrante Aporti dei ragazzini che giocavano. «Aiutatemi, mi hanno picchiato». «Aspetta - ha detto uno - vado a chiamare mia madre». La donna è arrivata subito: «Poverino, sali in auto, ti porto all'ospedale». Cinquanta metri più in là, la donna ha incrociato un'auto dei carabinieri, che stavano cercando il pirata della Delta: «Che fortuna - ha detto la donna adesso arresteranno quello che ti ha picchiato». Ha fermato l'auto. Quando i militari hanno visto che il ragazzino aveva una sola scarpa, e che era uguale a quella rimasta a bordo della Delta, l'hanno portato in caserma. Le due auto dopo il pauroso incidente in corso Unione Sovietica
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