Apre la banca «Bim» presidente una donna di Luisella Re

Apre la banca «Bim» presidente una donna «Servizi per aziende e investimenti su misura» Apre la banca «Bim» presidente una donna La filiale romana si affaccia su piazza Navona, quella milanese sta in via Montenapoleone. E a Torino - dove la casa madre della nuova Banca Intermobiliare di investimenti e gestioni «Bim» ha inaugurato ieri l'attività - la storica sede in piazzetta Lagrange 2 cederà il passo, nella prossima primavera, ai duemila metri quadri del piano nobile nello stabile d'angolo tra via Gramsci e via Roma, prima occupato dalla Cinzano. E' uno slittamento che sembra programmato a tavolino: il tempo giusto per rodare i torinesi alle novità di questa inedita banca, nata dalla trasfonnazione dell'unica Sim quotata in piazza Affari e presieduta da Franca Segre, unica donna al vertice di una banca italiana. Alla base dell'attività, quelle tre regole d'oro che sono l'affidabilità, la competenza e la riservatezza. Come nel passato delle «banche private» subalpine che, per generazioni, offrirono un sicuro «salotto» di riferimento alla buona borghesia. E come nell'attualità del private-banking svizzero o anglosassone, proiettato su un'economia senza frontiere. Anticipa l'amministratore delegato Pietro DAguì: «Non saremo in competizione ma complementari alle banche tradizionali, abituate ad affrontare al meglio la routine. Il nostro lavoro consiste in ima gestione del risparmio caratterizzata da un'approfondita analisi delle necessità dei clienti, proponendo loro investimenti "su misura" invece della solita vetrina di prodotti preconfezionati. Un approccio che manterremo anche con le aziende, consigliando, ad esempio, adeguate strategie di copertura per i rischi di cambio». Di qui una serie di caratteristiche: dagli uffici ai piani superiori, al posto dei soliti sportelli a livello della strada, sino alla garanzia di essere seguiti dallo stesso professionista con soluzioni dinamiche e coerenti nel tempo. «La differenza che c'è tra mia sartoria su misura e una boutique», riassume il vicepresidente Mario Scanferlin. E asseconda un sogno ad occhi aperti: per bussare, senza bisogno di vincere la lotteria di Capodanno, basterà un buon «Gratta e Vinci». Luisella Re

Persone citate: Franca Segre, Mario Scanferlin, Pietro Daguì

Luoghi citati: Torino