E lo sci vuol copiare la F1 di Cristiano Chiavegato
Quasi 3 milioni di telespettatori per lo slalom serale a Sestriere PRO E CONTRO DI UNA SCELTA RIVOLUZIONARIA Quasi 3 milioni di telespettatori per lo slalom serale a Sestriere E lo sci vuol copiare lo FI Tomba: formula giusta per show e sponsor Lo sport è deciso a impossessarsi delle serate degli italiani, inchiodandoli davanti ai televisori. Dopo le Coppe calcistiche che ormai occupano metà settimana, pure il campionato sembra deciso a trasferirsi al sabato sera, andandosi ad aggiungere ai meeting d'atletica, alle coppe di basket e alla boxe (da sempre disciplina notturna). E ora anche il grande sci pare orientato a spostarsi verso l'ora di cena, rafforzato dal successo dello slalom di mercoledì a Sestriere. La trasmissione su Italia 1 ha fatto registrare all'Auditel la presenza di 2.800.000 spettatori, un terzo più di quanto raccolto dal Quiz di Bongiorno nella stessa fascia oraria. Sci di notte, dunque: un tentativo per portare il Circo bianco a una migliore organizzazione, soprattutto per tentare di incrementare lo spettacolo, visto che la formula della Coppa del Mondo è datata, non al passo con i tempi e fa acqua. I vantaggi delle gare in notturna sono parecchi: in primo luogo un maggiore riscontro economico. Trovare sponsor disposti a spendere molto pur di avere a disposizione gli orari di maggior audience televisiva è più facile che non reperire finanziatori che sborsino cifre minori, accontentandosi di apparire per pochi intimi. fi secondo motivo a favore riguarda lo show: una gara sotto i riflettori è più godibile sui teleschermi, le piste sono più corte e meglio «coperte» dalle telecamere. Gli atleti (selezionati: solo i migliori in gara, cóme nei maggiori meeting di atletica) vanno a ritmi elevati, spa¬ rano tutto in pochi secondi. Altro elemento da valutare è che in questo momento solo le stazioni più attrezzate, quelle con maggiori disponibilità economiche, hanno mezzi tecnici per preparare e far svolgere uno slalom sotto la luce dei riflettori. Ma non è un fattore negativo, come potrebbe sembrare: anzi, ciò sarebbe garanzia di serietà e di capacità tecnica. Non mancano tuttavia gli ele- menti negativi. Al momento, ad esempio, solo gli slalom possono avere piste illuminate. Sarà molto più difficile fare i giganti, problematico disputare i superG, praticamente impossibile effettuare le discese. Quindi i vari settori di specialità dovrebbero viaggiare separati. Inoltre i costi sarebbero comunque superiori, sebbene bilanciati da introiti più elevati. «Io sono il primo - ha sempre detto Alberto Tomba - ad essere favorevole agli slalom in notturna. Una gara con due manches, una alle 9 del mattino a l'altra alle 12 o alle 13 può essere vista da poche persone. La formula adottata per il Trofeo Fila a Sestriere mi sembra giusta, eccitante, anche per il fatto che in breve tempo si possono effettuare tre discese. Sto lavorando a un progetto, per arrivare anche a disputare alcuni giganti di notte». Parere condiviso anche da Deborah Compagnoni, che va persino oltre: «Dovremmo copiare senza pudore la Formula 1, dividere le nostre prove in Gran Premi, uno o due al massimo per nazione, concentrandole anche in maniera da dinùniùre i trasferimenti. Solo venti atleti al via, i migliori delle classifiche, con promozioni e retrocessioni. Gli altri impegnati in un circuito minore». Proposte e idee non mancano, pur se la Federazione Internazionale fa resistenza. Ma già ai prossimi Mondiali di Sestriere, in febbraio, i quattro slalom (compresi quelli delle combinate), saranno in notturna. Cristiano Chiavegato Tomba al traguardo dello slalom notturno di Sestriere, mercoledì: Alberto è un grande sostenitore delle gare alla luce artificiale
Persone citate: Alberto Tomba, Bongiorno, Deborah Compagnoni
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