Così Merckx <<Lascia nel giorno in cui morì Coppi>>

 Merckx Merckx «Lascia nel giorno in cui morì Coppi» Le reazioni al ritiro di Indurain. Marco Pantani: «Ci sono rimasto male. Speravo che le voci di ritiro fossero solo una strategia contrattuale. Doveva tentare almeno un'altra stagione, a 32 anni non è finito. Dopo l'ultimo Tour, l'ho visto demoralizzato. Non ha più motivazioni, ma fisicamente c'è ancora. E' il più grande che io || abbia visto correre. k'¥ 'hJJp Spero che non ne sottra il ciclismo». Claudio Chiapputa «Mi ha fatto arrabbiare parecchio: me lo sono trovato davanti spesso, però non l'ho mai odiato. Ci siamo dati qualcosa a vicenda anche se la sua superiorità a cronometro mi ha impedito di batterlo. Per lui provo quasi tenerezza, ma avevo capito che avrebbe lasciato». Abraham Olano: «Se avesse continuato avrei potuto essere un punto d'appoggio por lui. Con il suo ritiro invece avrò più responsabilità. Rispetto la sua decisione, non importa ciò che pensano gli altri. Come ciclista Miguel è stato grande, ma anche come persona». Bjarne Rijs: «Sono desolato, ma credo che sia la decisione giusta. Avrei voluto ancora misurarmi con lui nel Tour, non so se l'avrei ancora battuto. Forse ha voluto smettere piuttosto che rischiare un'altra sconfitta». Eddy Merckx: «Nelle corse a tappe Indurain lascia un vuoto incolmabile. Ogni epoca ha il suo campione, Miguel lo è stato dall'86 a oggi. Curioso che si ritiri nel giorno in cui mori Coppi. 1 suoi successori? Olano, Ulrich e, se si riprende, Pantani». Francesco Moser: «Una sorpresa. Miguel avrebbe potuto correre almeno altri 2 anni. Un segno di coraggio ma anche un limij te: se si ritira per il deludente '96, ! dimostra vulnerabilità psicologica. Un anno negativo non basta per smettere. Il suo unico neo è stato non impegnarsi nelle corse in linea. Il suo erede? Rijs e Berzin sono forti a tappe ma incostanti». Gino Bartali: «Ha proprio fatto bene a lasciare. Scelta giusta e intelligente. Pieno di miliardi e di gioventù potrà lare altre cose, come il dirigente sportivo o l'uomo d'affari. Ai miei tempi si correva tino a 40 anni, come feci io, ma soprattutto per motivi economici». Felice Gimondì: «Credevo che volesse vincere il suo 6° Tour, ma forse e stanco psicologicamente. Una decisione sofferta e anche svantaggiosa economicamente, visto che la Once voleva dargli 4,5 miliardi per una stagione. Anche in questo Miguel si dimostra campione. E' stato uno spagnolo atipico, non irruente e istintivo come tanti suoi connazionali. E la sua generosità ha concesso successi parziali a molti suoi compagni». Bernard Hinault: «Decisione saggia, ha pensato che non sarebbe più andato forte come prima. E' un tipo freddo e calcolatore, che sa valutare le situazioni. Per lui il Tour era tutto». Alfredo Martini: «Non me l'aspettavo e credevo che Indurain volesse riscattare un '96 brillante solo per i Giochi. Fisicamente è ancora valido. E poi Girardengo smise a 43 anni. Miguel è una persona seria, non tornerà indietro. Ora avranno I più spazio gli eterni secondi». «Avrei potuto vincere ancora ma è giunto il tempo in cui un uomo sente il dovere di dedicarsi ai propri cari e alle tante altre cose della vita> ro N «Avrei pma è giuun uomdi dedice alle ta