il colpo GOBBO delle feste

film della Disney supera tutti, film della Disney supera tutti, il colpo dellefeste DMA, «Il gobbo di Notre Daje», cartone animato con lassimo Ranieri che presta la aa bella voce a Quasimodo, à consolidato al botteghino ella giornata del 1° gennaio exploit natalizio ed ora si ppresta a raggiungere in teta al box office assoluto della cagione 1996-'97 l'ormai premuto «Independence 'ay», che guida la classifica egli incassi italiani con 27 nliardi. Nella passata stagioe il leader degli incassi è stati Carlo Verdone con «Viaggi d nozze» che ottenne nelle pandi città 24 miliardi. Come \iole la tradizione, i film nalilizi, quelli confezionati su lisura per il gusto dello spetutore italiano abituato a cejbrare le festività di fine an.o con panettone e cinema, on hanno neppure deluso, ùest'anno. La corsa al record egli incassi, cominciata in nticipo, ha visto inizialmen3 il dominio dei fratelli Enri- 0 e Carlo Vanzina con «A passo nel tempo», programìato «a pioggia» in multisale cinema parrocchiali, ma sia Natale che a Capodanno si è erificato il riscatto d'orgolio di Carlo Verdone, che è iuscito a superare gli amiciivali con il suo primo film di aglio europeo: «Sono pazzo U' Iris Blond», girato a Bruxeles; mentre Leonardo Pieraciioni con «Il ciclone» sta conermando, al botteghino, i ri•ultati ottenuti lo scorso an10, quando superò i 10 miliar- 1 con la sua opera prima «I iureati». I Neppure quest'anno sono lancati flop clamorosi. Per aianto riguarda il «Made in Jaly» da registrare quello di bolo Villaggio, che con la nota avventura del • ragionier ■antozzi non ha finora porta0 a casa i soldi investiti nel ancio pubblicitario, ma l'atore genovese può consolarsi perché due illustri colleglli stranieri di fama internazioìale, Anthony Hopkins e Araold Schwarzenegger, non hanno avuto successo con «Surviving Picasso» di James Ivory e «Una promessa è una Eromessa» di Brian Levant: anno raggranellato a malapena un miliardo. Al di là delle indicazioni del box office, quest'anno si sono visti piìl spettatori nelle sale cinematografiche durante le feste e questo nuovo pubblico non si è lasciato condizionare dalle «strenne natalizie», poiché ha premiato in particolar modo i film di qualità che temevano, come in passato, di essere penalizzati dalla massiccia concorrenza commerciale. «Michael Collins», vincitore del Leone d'Oro di Venezia, per il quale si temeva non potesse reggere per tutto il mese di dicembre, continua, invece, ad andare bene (a Capodanno ha incassato oltre mezzo miliardo), ed altrettanto successo incon¬ ! trano «Microcosmos», «Segreti e bugie», «Extreme Measures», «Kansas City» e lo stesso discorso vale per «I magi randagi» di Sergio Citti, che nell'unica sala m cui è stato programmato in Italia dopo la presentazione veneziana («Intrastevere» di Roma) ha incassato il giorno di Capodanno 47 milioni. Non è facile in questo momento valutare il successo di certi film «non commerciali» perché sono usciti con un limitato numero di copie e soltanto nelle grandi città. La stagione delle feste quest'anno non si concluderà, comunque, con l'Epifania, che prolunga il prossimo weekend, ma andrà avanti sulla spinta della riduzione del prezzo d'ingresso al cinema (7 mila lire) stabilita per gli spettacoli pomeridiani a partire dal 7 gennaio. Nel frattempo si comincia già a parlare dei film che usciranno a febbraio. A fronteggiare la massiccia offerta americana il nostro cinema opporrà titoli di autori affermati come Francesco Rosi («La tregua»), Gabriele Salvatores («Nirvana»), Marco Bellocchio («Il principe di Homburg»), Franco Giraldi («La frontiera»), Roberto Faenza («La vita di Marianna Ucria» e Pasquale Pozzessere («Testimone oculare»). E vedremo allora se il cinema italiano saprà reggere al confronto. Ernesto Baldo e euo nloa nnnodi i» ilLa nnod, ta o la li 7 a igta ma rsi almLa za » emo no o

Luoghi citati: Bruxeles, Italia, Kansas City, Roma, Venezia