I politici rispondono a Romano
I politici rispondono a Romano Sull'Italia mediocre I politici rispondono a Romano i ROMA TALIA, le catene della mediocrità»: così La Stampa ha titolato ieri l'analisi di Sergio Romano, una denuncia dei mali nazionali in consonanza con quella pronunciata dal direttore generale della World Trade Organization, Renato Ruggiero, in un'intervista sul Corriere della Sera. Dai due interventi risultava una severa requisitoria che non risparmiava nessuno: sindacalisti, giornalisti, imprenditori, ma soprattutto politici. Immediate 'e repliche degli interessati. Umberto Ranieri, responsabile delle attività internazionali del pds, riconosce che «Romano e Ruggiero mettono il dito nella piaga di antichi difetti». Ma, ha aggiunto, «occorre reagire. Non è vero che le condizioni della nostra economia o la statura di potenza media ci costringono a un ruolo passivo e marginale. La nuova classe dirigente che oggi è alla guida del Paese deve saper guardare in faccia la realtà. Non servono atteggiamenti consolatori, occorre parlare agli italiani il linguaggio della severità e dell'impegno». Consenso di fondo anche da parte del capogruppo di Forza Italia alla Camera, Beppe Pisanu: «Credo che la diagnosi sia corretta. Tuttavia noi non ci riconosciamo in una classe politica così come la disegna Romano. Del resto la spinta liberaldemocratica che alimenta Forza Italia si rifa molto al senso della responsabilità e all'impegno individuale». «La scoperta della demagogia rileva invece il coordinatore dell'esecutivo di An, Maurizio Gasparri - non mi sembra così clamorosa. Il fatto che gli italiani abbiano scarso senso dello Stato è la conseguenza del funesto assioma: senso della nazione uguale fascismo. Di conseguenza tutto quello che rimandava all'identità nazionale è stato rimosso. Questo è uno degli aspetti nefasti della cultura antifascista». E che l'articolo di Sergio Romano contenga «alcune verità» è riconosciuto anche da Gianpaolo D'Andrea del ppi. Anche se, aggiunge, «l'analisi complessiva è troppo severa». [AdnKronos]
Persone citate: Beppe Pisanu, Gianpaolo D'andrea, Maurizio Gasparri, Renato Ruggiero, Sergio Romano, Umberto Ranieri
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