Contratti, Treu riparte

Ieri ha sentito Federmeccanica, oggi toccherà ai sindacati Ieri ha sentito Federmeccanica, oggi toccherà ai sindacati Contratti, Treu riparte Le parti convocate dopo l'Epifania ROMA. Domani il ministro del Lavoro Tiziano Treu incontrerà i sindacati, poi la settimana prossima convocherà le parti per tentare una volta di più - di chiudere la lunga vertenza per il rinnovo del contratto. Nelle more di questi giorni semifestivi comunque, il ministro sta facendo una serie di telefonate e di incontri informali con sindacati e Federmeccanica per sondare gli animi, anche se le posizioni, a tutt'oggi, restano quelle che erano prima di Natale: il sindacato considera la proposta governativa di un aumento di 200 mila lire decisamente accettabile, non ò quella che loro avevano chiesto (262 mila lire) e neppure quella a cui, in sede di trattativa, erano scesi (215 mila) ma comunque era ed è una base ragionevole su cui negoziare. Ma la controparte di questa ipo¬ tesi non vuole neppure sentir parlare: la considera assolutamente esosa, troppo vicina alle richieste sindacali e troppo lontana dalla loro offerta (140 mila lire). Ciascuna delle due parti, al momento, è arroccata sulla difensiva. Ieri - quasi come una scaramuccia in tempi di guerra - era circolata un'altra via d'uscita: quella di una «una tantum» di 400 mila lire per il secondo semestre del '96 più un aumento di 90 mila al mese da gennaio '97 e di 70 mila dal gennaio '98. Federmeccanica non si è sbilanciata nel merito, ma ha dimostrato tutto sommato di gradire. I sindacati invece hanno risposto picche, senza possibilità di replica: «Non sta in piedi» ha dichiarato il segretario generale della Uilm Luigi Angeletti. «E' semplicemente ridicola - ha confermato Gianni Italia, segretario generale della Firn - anzi, penso che sia una ipotesi di Federmeccanica che contiene un imbroglio: quello di far contare la "una tantum" come se fosse parte delle 200 mila lire di aumento. Federmeccanica - ha aggiunto Italia fa di tutto per rendere impraticabile qualsiasi accordo». Ma poiché i termini di questa trattativa appaiono difficili da districare, c'è chi - come il segretario generale della Cisl Sergio D'Antoni - ha anche ipotizzato che sia «la gabbia» a rendere questa trattativa dura, e cioè gli accordi di luglio '93 sul costo del lavoro che, quindi, andrebbero rivisti. Ma questa uscita - in piena trattativa dei metalmeccanici - non è piaciuta a Gianni Italia: «Affermare queste cose - ha osservato - vuol dire fornire un alibi a coloro che vogliono mettere in discussione l'accordo di luglio». [r. m.] Il ministro del Lavoro Tiziano Treu tenta di ricucire le parti sul contratto metalmeccanico

Persone citate: Gianni Italia, Luigi Angeletti, Sergio D'antoni, Tiziano Treu, Treu

Luoghi citati: Italia, Roma