«Attenti all'emotività Può generare mostri» di Fra. Gri.

«Attenti all'emotività Può generare mostri» «Attenti all'emotività Può generare mostri» GROMA IULIANO Ferrara, laico e garantista, che pensa del perdono e del perdonismo? «Che ne può parlare il Papa, perché la Chiesa ha l'autorevolezza necessaria a istruire il privato dei fedeli. Un privilegio che ha la Chiesa, ma non lo Stato. Non per nulla lo Stato ha il privilegio della grazia, che è tutt'altra cosa dal perdono, è collegata alla ragion di Stato e non alla comunità dei cittadini. I quali possono essere perdonisti o no. Insomma, possono pensarla come gli pare». E secondo lei, gli italiani come la pensano? «Guardi, ò una questione personale. Penso ai figli di Bachelet che perdonarono con il sangue ancora caldo del loro congiunto sulle scale dell'università di Roma. In quel momento hanno reso un omaggio alla loro religione. Hanno fatto una cosa che ha costruito la loro coscienza spirituale. La quale, naturalmente, si è riverberata in seconda battuta sui terroristi nel senso che può aver alleviato la loro sofferenza, il loro senso di colpa, può essere stata un viatico per il loro reinserimento. Ma questo è un effetto involontario». Questo suo approccio cosi razionale, però, non è quello di un'opinione pubblica che oscilla tra perdonismo e giustizialismo. «Ma l'opinione pubblica è una cosa molto diversa dalla coscienza dei singoli, dalla comunità dei fedeli e dall'insieme dei citta¬ dini. L'opinione pubblica è una invenzione ottocentesca che ha portato al totalitarismo. L'opinione pubblica è una belva. Talvolta dorme e talvolta si risveglia. A volte piange sulle sue vittime, come i coccodrilli. A volte azzanna. E' una media statistica. Io sono un nemico dell'opinione pubblica». Pur con le cautele del caso, però, con questa opinione pubblica, e con le sue oscillazioni emotive, bisogna fare i conti. «Lo so bene. Tutti quelli che hanno responsabilità pubbliche, nel campo della politica come dell'informazione, hanno il compito storico (e se non l'ottemperano è il cosiddetto tradimento dei chierici) di governare questa belva che troppo spesso demagoghi senza scrupoli evocano. E svegliano. E pungolano perché si manifesti in tutta la sua feroce stupidità». Ma il perdonismo? Non la meraviglia che, accanto alla voglia di forca ci sia una pulsione al «volemose bene», comunque e dovunque? «Non mi meraviglia affatto. Se i tg per una settimana fanno vedere un bambino violentato da un uomo, la gente vorrà linciare il bruto. Ma se dopo due settimane faranno vedere la disperazione del condannato a morte, piangeranno calde lacrime. Magari è lo stesso che ha violentato il ragazzino. L'opinione pubblica non sa discernere». Però conta. «Eccome se conta! Sono quattro anni che in Italia viene fatta contare per stordire lo Stato di diritto». [fra. gri.]

Persone citate: Bachelet

Luoghi citati: Italia, Roma