Il Nord ostaggio del maltempo di R. Cri.

Crom Il Piemonte e la Lombardia le regioni maggiormente penalizzate dalle Il Nord ostaggio del maltempo Caos nei trasporti, scatta l'allarme valanghe ROMA. Al Nord si è vissuto un altro giorno di emergenza nel segno del maltempo. Soprattutto in Piemonte e in Lombardia. La neve, caduta per ore anche su Torino e Milano, ha creato il caos nei trasporti: voli cancellati o comunque in ritardo, treni soppressi o arrivati e partiti con molti minuti di differenza rispetto all'orario. E poi traffico difficile sulle strade statali e provinciali e anche sulle autostrade, con tamponamenti a catena e piccoli incidenti. Ma non solo: ci sono state anche 5 vittime: un alpinista travolto da una slavina in Trentino, due donne decedute in altrettanti incidenti avvenuti sull'Autosole a Modena e nell'Astigiano, una donna morta di freddo a Milano, e un cantoniere ucciso mentre spargeva sale sulle strade del Novarese. In totale, nelle regioni del Nord sono entrati in azione oltre duemila spalatori e più di 500 mezzi. MILANO. Ieri mattina una città quasi impraticabile, per i pedoni specialmente: marciapiedi coperti da neve spessa e scivolosa; attraversamenti avventurosi. Milano (con i suoi amministratori) deve avere qualche santo in Paradiso che ha provveduto con una benefica pioggia a sostituire l'inadempienza umana. Così un'emergenza che poteva mandare in tilt la città si è ridimensionata. Soprattutto il disa¬ gio è limitato dall'assenza di tante persone. Secondo l'Osservatorio Milano, infatti, sono almento trecentomila i cittadini che sono partiti per le vacanze e che rientreranno tutti tra il 5 e il 6 gennaio. Ma a Milano il freddo ha fatto una vittima: una donna tedesca è morta al parco Sempione, sotto la tenda in cui aveva deciso di passare la notte, assieme al suo compagno, anch'egli tedesco. Si chiamava Michaela Trischberger, 35 anni, nata a Monaco e in Italia da cinque anni. Secondo i primi accertamenti medici il decesso potrebbe essere stato causato dal freddo. Disagi comunque ce ne sono stati e hanno riguardato soprattutto i trasporti, con ritardi sia nei voli che nei treni. I responsabili di Ferrovie e aeroporti tendono comunque a non drammatizzare. Di «ritardi fisiologici» si parla alla stazione Centrale, dove sono arrivati 75 minuti dopo il previsto due treni (da Ancona e Roma) mentre per le partenze si sono segnalati ritardi non superiori ai 20 minuti. Anche a Linate, Malpensa ed Orio al Serio in serata si è teso a ridimensionare il bollettino di metà pomeriggio, dove si segnalavano quattro partenze cancellate (per impraticabilità degli aeroporti d'arrivo) e si sottolineava il timore che l'abbassamento della tempera¬ tura potesse aumentare le difficoltà fino ad una possibile chiusura delle piste a causa del gelo. LOMBARDIA. Ma Milano è una specie di «isola felice» in una regione tormentata dal gelo. Ne sanno qualcosa gli utenti delle Ferrovie Nord: da ieri sono stati soppressi 50 treni. I responsabili della società spiegano che, per ovviare al disagio, i treni rimasti in servizio faranno fermate aggiuntive lungo le linee. Nevicate abbondanti nella provincia di Sondrio. PIEMONTE. Ieri mattina ha ripreso a nevicare un po' ovunque nella regione. A Torino ci sono stati disagi all'aeroporto di Caselle (chiuso per consentire lo sgombero della pista) e in città. Centinaia di persone sono finite all'ospedale per cadute sul ghiaccio. Abbondante precipitazione anche nel Cuneese, tanto che la protezione civile sta valutando se inviare in soccorso delle popolazioni dei centri di montagna l'esercito. Nel Canavese, dove sono caduti dai 30 ai 60 centimetri di neve, la viabilità rimane critica ed è isolato il paesino di Piamprato, in Val Soana, per il pericolo di slavine. Ad Asti la neve ha raggiunto i 20 centimetri in città, 40 sulle colline. Dieci centimetri ad Alessandria. LIGURIA. La situazione è migliorata a Genova dove la pioggia ha sciolto la neve accumulatasi sulle strade, ma c'erano ancora disagi nella circolazione lungo le strade che portano nei quartieri in collina. L'aeroporto cittadino dopo quasi due giorni di chiusura ha ripreso a funzionare, anche il traffico ferroviario è tornato regolare. Forte nevicata, invece, in Valbormida. FRIULI. Tutte percorribili le strade della regione, compresi i passi alpini. La polstrada raccomanda tuttavia prudenza la sera per possibili lastre di ghiaccio. Notevoli problemi a Trieste per lo scoppio di tubature gelate. FIUMI IN PIENA. E' il livello dei fiumi, cresciuto sensibilmente per lo scioglimento delle nevi dovuto al brusco innalzamento della temperatura, a creare preoccupazione nelle Marche. La protezione civile sta monitorando il livello dei corsi d'acqua. In alcuni tratti sono esondati l'Esino e il Marecchia. Sotto controllo anche il Foglia, il Potenza e il Chienti. Sotto osservazione anche il Tevere, nel tratto che attraversa il Lazio, per il quale si prevede l'onda di piena a Breve, in seguito all'apertura del bacino di Corbara. [r. cri.]

Persone citate: Foglia, Michaela Trischberger