Bersani: per l'industria è solo l'inizio

Il ministro: le norme sulla flessibilità non sono soddisfacenti, bisogna «metterci le mani» Il ministro: le norme sulla flessibilità non sono soddisfacenti, bisogna «metterci le mani» Bersani; per l'industria è solo Pillino II contratto dei metalmeccanici, Treu è ottimista contro le 230 mila trattabili fino a 215 mila chieste dai sindacati e le 130 mila offerte dagli imprenditori) con cui aveva provato a salvare in extremis la trattativa subito dopo la rottura: «La proposta ha affermato il ministro Treu - ha già al suo interno elementi di flessibilità»; in ogni caso - ha aggiunto - «le parti sono e restano libere di apportare variazioni». Per la soluzione della vertenza, a giudizio del ministro, ci vorrà un po' di tempo, anche per esplorare possibili nuove vie, ma la questione andrà risolta «in qualche settimana e non di più». Treu ha anche ricordato che nnl documento di programmazione economica e finanziaria si prevedeva un calo della disoccupazione di quasi un punto percentua¬ ne, più favorevole, per la capitalizzazione delle imprese e per gli utili messi a riserva: si tratta di un incoraggiamento in via permanente strutturale al reinvestimento. Il ministro ha giudicato positiva e necessaria la flessibilità del lavoro «governata dai patti sociali in alcune aree del Paese» e ha quindi ammesso che la soluzione uscita dal Parlamento in proposito «non soddisfa l'impostazione originaria del governo né quella dei sindacati e degli industriali». «Bisognerà rimetterci rapidamente mano», ha concluso. Sulla questione metalmeccanici dunque il ministro Treu ha preferito utilizzare toni più morbidi sulla proposta di mediazione (200 mila lire di aumento ROMA. Primo "ionio di lavoro dnl '97 per il governo Prodi e, archiviato il decretone di fine anno, ò la trattativa sul contratto dei metalmeccanici a tornare in primo piano. Il ministro del Lavoro Tiziano Treu ha annunciato dai microfoni del Tg 1 di voler effettuare già oggi i primi «sondaggi informali» fra le parti per tastare il terreno in vista di una convocazione formale che dovrebbe avvenire subito dopo l'Epifania. Tra le maglie delle rigidità che hanno portato alla rottura della trattativa prima di Natale, il ministro spera di veder spuntare i primi spiragli di apertura da parto degli industriali. Il piatto della bilancia pende dalla parte del governo dopo le misure a favore delle imprese ap¬ provate il 30 dicembre (la proroga per il '97 della fiscalizzazione degli oneri sociali, l'aumento di due punti dell'aliquota del 4% e la conferma dello sgravio totale per un anno per i nuovi assunti) e le promesse di predisporre un disegno di legge in uno dei prossimi Consigli dei ministri per la decontribuzione del salario aziendale. Tutto questo «è solo un tassello della politica industriale del governo», gli ha fatto eco dal Tg3 il ministro dell'Industria Pierluigi Bersani, annunciando che sulla detassazione degli utili reinvestiti l'esecutivo intende fare «qualcosa di più» di una Tremonti-bis. Nelle deleghe fiscali - ha detto - ce n'è una che riguarda precisamente una diversa tassazio¬ RINCARI GIÀ' ANNUNCIATI BOLLO AUTO le nel giro del periodo considerato ma che questo deve essere un obiettivo solo minimale: «occorre fare di più», ha concluso. Sul versante delle imprese, è stata la Federmeccanica a lanciare i primi timidi segnali di sgelo nei rapporti. «I provvedimenti del governo - ha spiegato il presidente Gabriele Albertini - non hanno alcun legame con le questioni contrattuali. Anche se è evidente che una riduzione del peso degli oneri fiscali e contributivi potrà liberare risorse per i lavoratori. I nostri calcoli non sono cambiati: per il rinnovo del contratto ci sono 8,5 mila miliardi di cui 5 mila vanno allo Stato sotto varie voci, quello che rimane va nelle tasche dei lavoratori. ELETTRICITÀ' Noi saremo ben contenti di aumentare la quota destinata a chi lavora e non a un terzo inefficiente che è l'apparato statale». La Federmeccanica - ha proseguito Albertini - «resta disponibile a riprendere il negoziato purché lo si faccia su una base diversa dalla proposta del governo». Intanto, nei prossimi giorni, i sindacati metteranno a punto una nuova strategia. Tenteranno di rompere il fronte imprenditoriale cercando di raggiungere l'accordo con la Confapi (le piccole aziende) e l'Intersind (le ex partecipazioni statali, oggi aderenti alla Confindustria). I sindacati proveranno anche a far passare eventuali intese-pilota a livello aziendale e a rilanciare gli scioperi fabbrica per fabbrica. [f. ama.] ACQUA

Persone citate: Albertini, Bersani, Gabriele Albertini, Pierluigi Bersani, Tiziano Treu, Treu

Luoghi citati: Roma