La sua carica vitale in teatri e palazzetti

La sua carica vitale in teatri e palazzetti La sua carica vitale in teatri e palazzetti EPPE Grillo è stato definito «l'unico predicatore capace di riunire l'Italia davanti alla tv». Ma con la televisione l'attore ha sempre avuto un rapporto problematico, difficile. Difficile soprattutto con i dirigenti, visto che il pubblico ha sempre mostrato di gradire molto i suoi spettacoli, le sue partecipazioni, i suoi interventi. Nel 1993, però, la Rai, che aveva tenuto in quarantena il comico per paura delle sue dichiarazioni, nonostante le impennate degli ascolti, decise di richiamarlo. Anzi, Mario Maffucci, allora capostruttura, uomochiave dei varietà di Raiuno, aveva dichiarato: «Credo che l'azienda nel suo insieme debba chiedergli scusa, soprattutto per avere manifestato, in quell'epoca, troppa reverenza nei confronti del Palazzo». Quindi Grillo tornò. E tuonò il botto più grande, quello dopo il quale furono soltanto palazzetti, teatri (con grande successo) e Telepiù. «Scrivete - gridò imperioso l'uomo dal teleschermo - scrivete liberare i vostri figli. Prendete una cartolina postale e scrivete. Al vergognoso Biagio Agnes, presso la vergognosa Sip. Testo: vergogna. Toglieteci a vostre iese il numero 144. Quello delle telefonate porno, lo lo farò. Fatelo anche voi, perché se resto solo, non mi vedrete alla Rai per altri cinque anni». Cosa che è puntualmente accaduta. L'attacco di Grillo, forte e potente come può esserlo un attacco mediologico lanciato attraverso lo schermo della tv a milioni di telespettatori, aveva come obiettivo primario i telefonini erotici, quei numeri I che gli adolescenti facevano tra l'Italia e l'Australia, e che finivano per portare É le bollette telefoniche a cifre astronomiche. La Telecom di adesso, d'al1| tronde, di truffe ne ha studiate altre, come denuncia «Striscia la notizia» e come si accorge chiunque di noi quando, a esempio, non trova più l'occupato quando un numero di telefono è occupato, ma trova una vocina che lo tiene in linea e che gli fa pagare la telefonata lo stesso. La «predica» di Grillo, andata inonda nel dicembre del '93, avvinse davanti alla televisione 14 milioni di telespettatori, una cifra altissima, ma portò anche reazioni molto dure, tra cui quella di Biagio Agnes, allora presidente della Stet (ex direttore De della Rai). Agnes diede mandato ai suoi legali di intentare nei confroni di Grillo un'azione civile personale di risarcimento dei danni. Disse: «Ho subito un diluvio di insulti, contumelie e falsità. Non posso non reagire». Il presidente Rai, che allora era Demattè, a sua volta difese Grillo. Dicendo: «Sorprende che ancora non si comprenda come il comico genovese viva al di fuori di ogni condizionamento». Infatti. Così preferisce lanciare il suo «messaggio all'umanità» da Telepiù. Non si sa mai. [Alessandra Comazzi] Il comico ha sempre avuto un rapporto difficile con la tv: d'altronde, non è pensabile che si autocensuri. E allora, da qualche tempo preferisce gli spettacoli dal vivo. Pippo Baudo fu il primo che lo notò durante un'esibizione in un cabaret EPPE Grillodavanti allporto probil pubblicopartecipazin quarantena il comicodegli ascolti, decise di rchiave dei varietà di Radebba chiedergli sreverenza nei grande, quello dcesso) e Telepiliberare i vostBiagio Agnesiese il numero perché se restopuntualmente accattacco medspettatoriI che gli adolesÉ le bollet1| tronde, de coml'occupatcina c«prevmAgnsubigGrifattipiù. Il comico ha sempre avuto un rapporto difficile con la tv: d'altronde, non è pensabile che si autocensuri. E allora, da qualche tempo preferisce gli spettacoli dal vivo. Pippo Baudo fu il primo che lo notò durante un'esibizione in un cabaret

Persone citate: Alessandra Comazzi, Biagio Agnes, Demattè, Mario Maffucci, Pippo Baudo

Luoghi citati: Australia, Italia