UN GRIDO ROMANTICO E PULP di B. Q.

UN GRIDO ROMANTICO E PULP UN GRIDO ROMANTICO E PULP L9 INTENZIONE è macabra. L'esito è duplice. Angelo Caroli inaugura la collana thriller di Limina con //grido (pp. 168, L. 20.000). Un intermezzo «nero» nel percorso della casa editrice toscana, che ha sin qui modellato un catalogo soprattutto sportivo. Anche per l'ex calciatore, e giornalista e poeta, Angelo Caroli una stona fuori campo. Non c'è traccia di football lungo il sentiero a tinte forti che conduce verso il duplice epilogo. Perché duplice è il filo tagliente su cui corre // grido: «anatomico» e passionale. Un pulp romantico, tra Torino, la Sardegna, l'Africa, nuovamente la città magica che è Torino (e dintorni): il ponte non a caso del diavolo custodisce e svelerà il segreto, il killer, i caratteri, il passato e il futuro. A tracciare il solco, sono il bisturi e la lacrima, solo in apparenza dolciastra, in realtà destinata a scalfire, a ferire, a sfigurare. Jennifer e Johnny Thorpe, figure americane o italoamericane sotto la Mole. Una coppia felice, sempre di più. Finché lei sparisce. Lui l'insegue, come tracce messaggi estremi, devastanti («E'a due passi dalla morte. Per le istruzioni chiedere all'Antico Caffè...»), talvolta in forma di filastrocca. Corre e corre ancora la «paura» nelle pagine affollatissime di Caroli: auto, aerei, mappe, immersioni, scalate, tradimenti, sfide alla logica, colonne sonore, da «Per Elisa» a «Can I touch you». Le orme si mescolano, il lettore e sapientemente depistato e subito restituito al giusto alveo. Una giostra di emozioni, un lungo inferno, appena affogato nel whisky o nella tazzina decaffeinata o in un Cardinal Mendoza. // grido è una scommessa generosa, qua e là addirittura spericolata: una discesa impavida nel groviglio dei sentimenti, nelle tenebre e nelle ragnatele umane, nel sottosuolo, nel dedalo della crudeltà. Fino alla comprensione: «La verità è che tutto avrei immaginato tranne che fosse lui... Anche adesso mi sfuggono le ragioni. E adesso comincia il vero ballo». Via via, nella nette di fuochi, le tessere vanno al loro posto, mosse, orientate, domate dalla «pallottola scottante» che è Johnny Thorpe. «Non voglio più soffrire», prometterà a se stesso. Lei, per Caroli, è sempre bella e carogna come la vita. [b. q.]

Persone citate: Angelo Caroli, Antico Caffè, Caroli, Johnny Thorpe, Mendoza

Luoghi citati: Africa, Limina, Sardegna, Torino