LA COPPIA SVEDESE

LA COPPIA SVEDESE LA COPPIA SVEDESE / thriller dal freddo "Wk r ESSUN dubbio: il giallo straniero ,v< \ più bello dell'anno è II buio scese IW sull'acqua di Kerstin Ekman. Come yBh l'anno scorso - Il passato alla sbarWfc ra di Scott Turow - anche questa w& volta il thriller è usato come sconwj volgente viaggio della memoria, wj con il presente che apre assillanti ■ finestre di flashback destinati a ri■k» l costruire colpe e delitti legati a lontani aneliti rivoluzionari di gioventù poi rinnegati in maturità. In questo caso il fondale non è la Berkeley hippy e vociante degli studenti del libero amore californiano ma una torbida Comune svedese immersa nel silenzio e nella solitudine nevosa di un'abetaia dimenticata dal mondo. Se in Turow, nel bene e nel male, c'erano le speranze, gli errori ed anche il sangue di un universo che, esportato, ha finito per deflagrare nel Maggio parigino e nella contestazione studentesca europea, nella Ekman c'è il racconto di una sorpendente società montanara, così avanti sui tempi da aver precorso il '68 producendo la sua ventata ecologista vent'anni prima degli altri, non come soluzione di ripiego, una volta falliti gli ideali libertari, ma quale unica scelta di sopravvivenza. Anche in questo caso, il romanzo è percorso da una grande scrittura che fa emergere le tinte del giallo dal respiro gelido di un inquietante affresco nordico. Ed il Nord - con La falsa pista di Henning Mankell - sembra riproporre con forza un nuovo filone poliziesco che va a sostituirsi all'orda ormai frusta di killer seriali, macabri obitori e avvocati dozzinali che giungono in fotocopia da un'America stanca e ripetitiva in cui fanno eccezione soltanto Michael Connoly e Nelson De Mille che hanno scelto due affascinanti sentieri collaterali. Il primo, ritornando (con Debito di sangue) alle origini: plot di furibonda logica e consequenzialità, occhio implacabile ai particolari, tessere che - rovesciandosi a catena una nell'altra - cambiano continuamente le prospettive al lettore, ritmo intenso, sempre giustificabili i colpi di scena, giusta dose di sentimenti, cosa rara di questi tempi. Il secondo, aprendo (con La Costa d'Oro) scenari poco (o mai) frequentati su quell'aristocrazia americana, costola dei Padri Pellegrini, che ancora oggi vive vite diverse nei santuari terrieri di Long Island e che, con rabbia ed altezzosità, difende dalla invadenza delle nuove ricchezze senza censo privilegi ancestrali. Figuriamoci poi se olezzano di mafia. Da ricordare anche (pur se il romanzo si trova ormai solo su bancarelle o in qualche dimenticato angolo di libreria) uno straordinario e violento hard boiled che non ha avuto la fortuna che meritava: Il nero dell'arcobaleno, omicidi e crak a ritmo di rep. Un thriller etnico che schizza veleno, disegnando con grandissimo vigore uno spaccato di autentica degradazione newyorkese, e che usa un linguaggio inusitato: duro, spesso lercio, a volte persin disturbante. Ma che lascia nell'occhio e nell'orecchio immagini e suoni sconvolgenti, un alfabeto sociale fatto di droga e allucinazioni in cui la morte di una persona è meno dello stormire di una fronda. Affascinante, anche se molto personale e perciò in qualche modo sviante, la traduzione di Sergio Altieri. Infine, considerando che un buon giallo altro non è che un lungo ed attento viaggio nella società, nella sua cultura popolare, nei suoi costumi, nelle sue genialità e nei suoi malesseri, è da segnalare, come jolly, un gustosissimo termometro del pericolo che si può correre visitando da turisti fai da te o meno i vari Paesi del mondo {Guida ai viaggi a occhi aperti '98/'99). Per fare alcuni esempi: Andorra è uno stato a rischio 0, il Portogallo a 1, l'Italia a 2, l'Argentina a 3, l'India a 4, l'Irlanda del Nord a 5, Israele a 6, lo Zimbabwe a 7, la Cambogia a 8, il Congo a 9 e l'Iraq a 10. Piero Soria Continuiamo il nostro gioco del «5 + 1»: ecco i consigli per scegliere i gialli stranieri ed italiani, la fantascienza e i romanzi rosa da regalare a Natale, con raggiunta di quattro jolly GIALLI STRANIERI IL BUIO SCESE SULL'ACQUA Kerstin Ekman il Saggiatore pp. 473, L. 32.000 LA FALSA PISTA Henning Mankell Marsilio pp. 475, L. 33.000 DEBITO DI SANGUE Michael Connoly Piemme pp. 429, L. 33.000 LA COSTA D'ORO Nelson De Mille Baldini & Castoldi pp. 623, L. 34.000 IL NERO DELL' ARCOBALENO Peter Blauner Mondadori pp. 453, L. 26.000 IL JOLLY GUIDA Al VIAGGI A OCCHI APERTI Luciano Del Sette Alfredo Luis Somoza Airplane pp. 269, L 18.000