Pantani, un solo uomo al comando di Gianni Romeo

Pantani, un solo uomo al comando Il ciclista romagnolo conquista il titolo di «atleta dell'anno» nel referendum de La Stampa Pantani, un solo uomo al comando Con l'accoppiata Giro-Tour il Pirata è l'eroe del '98 «L'Atleta dell'Anno» si affaccia nel terzo decennio. «La Stampa» promosse l'iniziativa nel 1978, la stagione magica di Miss 2,01 Sara Simeoni. E il terzo decennio s'inizia praticamente con un plebiscito. Mai, nelle venti edizioni passate, il nostro referendum aveva segnato una superiorità così schiacciante: Pantani, Pantani, Pantani... Significa che il Pelato, se ha saputo mettere d'accordo tanti giurati di varia esarazione, giornalisti e vip e atleti, è stato uno straordinario ambas J" loro di sport. Non soltanto del «suo» sport, il ciclismo, che pure è vicino ai tifosi come poche altre discipline con le sue storie di sofferenza e poesia. Pantani era entrato nel cuore della gente prima, quando aveva saputo combattere e poi battere la sorte che si era accanita contro di lui, come quel terribile incidente sulla collina di Torino che lui stesso qui rievoca nell'articolo pubblicato a fianco, Il cuore della gente l'ha definitivamente catturato dopo, con le imprese sportive sulle strade d'Italia e di Francia. Così ha vinto il referendum. Perché, come dice Deborah Compagnoni la saggia, per meritarsi un titolo non basta essere personaggi, bisogna anche saper vincere. Questo 1998 era l'anno dei Mondiali di calcio. Un giocatore azzurro che avesse esaltato l'avventura francese avrebbe potuto minacciare la «nomination» di Pantani. Ci ha provato Vieri con i suoi gol, ma l'Italia è stata eliminata troppo presto per farlo diventare un eroe. 0 l'antiPantani poteva essere Del Piero, se quel primo sottile infortunio nella finale di ChampionsLeague non ne avesse poi limitato il rendimento dopo l'esemplare campionato. Ricordiamo che il nostro particolare regolamento impedisce di votare chi ha già vinto in passato. Così non ha potuto entrare in classifica Deborah Compagnoni, prima un anno fa, che sarebbe stata avversaria pericolosa con il titolo olimpico conquistato nel gigante di Nagano. Così, su 21 edizioni, le donne italiane vincitrici restano soltanto tre. Anche quest'anno poche segnalazioni: il maschilismo nello sport è forte. C'è stato tanto colore azzurro al vertice nel '98, come la pallavolo mondiale. Ma poiché non è consentito votare per una squadra, la pallavolo ha finito per raccogliere meno di quanto meritasse, con le segnalazioni ad personam per Gardini e Giani. Le moto hanno lanciato al titolo Capirossi, personaggio incompiuto e un po' discusso per via di quella botta inflitta all'avversario giapponese Harada. Poi ci sono state ottime cose nel canottaggio, nella scherma. Ma non cose alla Pantani. Gianni Romeo Marco Pantani in azione tra due ali di folla festante: il piccolo grande romagnolo, conquistando prima il Giro d'Italia e poi il Tour de France, ha fatto rivivere i tempi eroici di Coppi e Bartali

Luoghi citati: Francia, Italia, Torino