Bucci: «Il Toro mi ha dato fiducia ed io cerco di ripagarlo al meglio» di Bruno Bernardi
Bucci: «Il Toro mi ha dato fiducia ed io cerco di ripagarlo al meglio» SERIE B Per il portiere il '98 è stato l'anno del rilancio dopo un periodo difficile Bucci: «Il Toro mi ha dato fiducia ed io cerco di ripagarlo al meglio» TORINO. Luca Bucci si lascia alle spalle un 1998 tutto da ricordare. Nel bene come nel male. E' stato, anzitutto, l'anno del suo rilancio dopo un periodo vissuto da disocuppato di lusso. Il Toro gli ha spalancato la porta e Bucci vi si è insediato stabilmente, collezionando complessivamente ben 3450 minuti ufficiali, con 33 presenze in campionato più una nello spareggio con il Perugia, e altre quattro in Coppa Italia. Arrivò al Toro verso fine gennaio, voluto dal ds di allora, Corni, e fortificato dall'esperienza sofferta in quei mesi bui. Una lezione preziosa per Bucci: «I momenti negativi ti aiutano a crescere, a patto di non ricadérvi. Ho trovato il giusto equilibrio per affrontare e superare le difficoltà. Ma c'è chi ha sbagliato nei miei confronti. Io ho avuto il coraggio di ammettere l'errore, quello di non pensare più alla cosa che mi piaceva fare sin da quando ero bambino, cioè giocare al calcio». E tanta era la voglia di rituffarsi nella sua professione-passione-divertimento che Bucci è subito diventato titolare inamovibile e, in questa stagione, ha saltato una sola gara, quella con l'Atalanta: «Ho ripagato il Toro per la fiducia e conto di continuare». Ora rischia di andare in tribuna mercoledì 6 gennaio, in casa con il Treviso per uno stiramento muscolare che oggi gli impedirà di giocare contro l'Orbassano, campo Sisport (ore 14,30). L'ecografia ha confermato che la lesione è in via di guarigione e Bucci continua le cure e spera di recuperare in tempo per essere al suo posto. Non è il tipo che si tira indietro. Per questo, e per la sicurezza che ha saputo dare alla difesa, è subito entrato in sintonia con la Curva Maratona. A Bucci fa piacere sentire il calore dei tifosi: «Non è solo un fatto personale. La gente torinista vuole bene a tutti quelli che indossano la maglia granata. Su 20 mila spettatori, c'è sempre qualcuno cui non vai a genio. E quando uno come me sbaglia, sa che le critiche sono più severe e pungenti perché le aspettative sono maggiori. Però basta accettarle e poi impegnarsi al massimo per respingerle». Si è emozionato il 4 maggio scorso a Superga, davanti alla lapide del Grande Torino. E, nel cinquantenario della tragedia, Bucci sogna la promozione: «E' sempre sconfinato l'amore per quello squadrone che diede soddisfazioni immense. E, la ricorrenza, dopo le recenti delusioni, renderebbe ancora più importante e significativa la serie A per i tifosi, la società, i tecnici e per noi giocatori». Ritiene ci siano tutte le componenti per centrare l'obiettivo ma dice che l'aspetto più difficile dell'impresa è tradurle sul campo: «Il percorso è ancora lungo e ricco di insidie». Al 1999 Bucci chiede di continuare come nell'anno che sta per chiudersi: «Penso di essere fortunato. Ho già tanto e non posso chiedere di più. La famiglia, mia moglie e due figli in tenera età, è un valore al di sopra del calcio e della professione. E ho fede in Dio anche se ti chiede di amare il tuo nemico come te stesso. I miei appartengono al passato: non li dimentico ma non serbo rancore. Sportivamente, l'unico vero nemico è l'avversario quando cerca di farmi gol». Il 13 marzo, Bucci compirà 30 anni. Nel Toro vuole restarci a lungo, anche oltre il 2001 quando gli scadrà il contratto: «Sto molto bene qui. Ed ho voglia di vincere qualcosa con questa maglia». Bruno Bernardi
A causa delle condizioni e della qualità di conservazione delle pagine originali, il testo di questo articolo processato con OCR automatico può contenere degli errori.
© La Stampa - Tutti i diritti riservati
- Pugilato tra i giocatori in Napoli- Jnventns (2-1)
- Luigi Chiotti «Così ho ucciso quei bimbi»
- L'«Università europea» rischia di essere inutile
- Omar Sivori guida il Napoli alla vittoria sull'Inter: 2 a 1
- di una fabbrica di tubi flessibili
- Il Napoli (grazie a un'autorete) batte a fatica la Spal per 1 a 0
- Il parroco della pornostar e la messa per il duce
- CADE L'INTER NEL DERBY MENEGHINO E DA'VIA LIBERA Al DO RI ANI
- ERIE
- Lfestrema destra celebra Mussolini
- Altre scosse di terremoto in Riviera La folla fugge dallo stadio di Savona
- Le fucilazioni ordinate per rappresaglia antinazista
- Scendevano ad Alba da tutta la Langa per trovare la profumiera «squillo»
- All'esordiente alto due metri Ú piaciuto il gioco di Rivera
- Il Giro secondo Dezan
- Uccise per rapina l'amico e gettò il corpo in un tombino
- LA GUERRA e gli anglosassoni
- Niente lesioni sul cadavere del paziente
- Quattro anni alla profumiera di Alba che aveva organizzato una "casa squillo,,
- L'incredibile e drammatica vicenda
- Altre scosse di terremoto in Riviera La folla fugge dallo stadio di Savona
- « Non siamo tutelati dallo Stato »
- Strage della funivia, scontro fra Italia e Usa
- Pippo Baudo: torno al mio primo umore
- Le fucilazioni ordinate per rappresaglia antinazista
- Un sessantenne uccide l'amante: «Mi tradiva»
- Bettega con la 131 polemiche a Biella
- Scendevano ad Alba da tutta la Langa per trovare la profumiera «squillo»
- Vincenzo Timpano, 24 anni (la prima vittimale l'indecifrabile figura di Lo Presti
- La Figc sta già indagando sulle accuse di Auriemma
In collaborazione con Accessibilità | Note legali e privacy | Cookie policy