Savignano una «lupa» famelica di Luigi Rossi

Savignano una «lupa» famelica In scena a Milano Savignano una «lupa» famelica MILANO. Luciana Savignano come Anna Magnani. Il ferino personaggio della Lupa, ideato da Giovanni Verga, dopo la versione teatrale di Nannarella, ora viene translitterato in balletto dalla coreografa Susanna Beltrami al teatro Pier Lombardo Franco Parenti per l'interpretazione di un'altra grande artista, di danza stavolta. Non nel testo originale del dramma verghiano ma in una libera e sicuramente più moderna versione di Aurelio Grimaldi, noto soprattutto per il film «Mary per sempre». Operazione di teatro e danza, se non proprio di teatrodanza inteso alla tedesca. Al centro della scena è il personaggio di Nanni, vecchio, uscito di prigione dopo molti anni dalla condanna per l'uccisione della Lupa. Attraverso la forte narrazione dell'attore Cosimo Cimieri viene rievocata la torbida passione giovanile per la donna libera e selvaggia, contrastata dall'amore per la candida figlia. Sullo sfondo trascorrono i «doppi» in danza affidati ai ballerini Napolitano, Taraselo, Martorella. La dolce e sottomessa moglie Maricchia è mirabilmente caraterizzata dalla giovane Sabrina Camera. Ma al centro dello spettacolo è, naturalmente, l'incandescente Luciana SaviI gnano che arrichisce il suo catalogo di donne forti con questa siciliana libera e autodistruttiva. Nella sua Lupa si avvertono anche echi di altri archetipi femminili e segnatamente di Carmen. Non per niente un suo intensissimo assolo è danzato, su una affascinante «habanera» che il compositore Cesare Picco ha costruito in suggestioni spagnole. E non possiamo neppure dimenticare che il cavallo di battaglia della Savignano è il «Bolero» di Ravel nella lettura di Béjart, altra pagina che rimanda al colore iberico. Un'interpretazione forte, sanguigna, ricca di fascino. La Beltrami, anche in veste di regista, ha collocato questa vicenda lontana da ogni tentazione folcloristica tipo «Cavalleria rusticana», secondata da scene di tipo astratto di Alessandro Mendini e da costumi dello stilista Kean Etro che richiamano un po' il teatro giapponese. Lo spettacolo è stato accolto trionfalmente e si replicherà per molto tempo, dopo Milano in giri italiani. Luigi Rossi Luciana Savignano Luciana Savignano

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