Roversi, la lettura vien di notte
Roversi, la lettura vien di notte Il conduttore di «Per un pugno di libri» confessa: «Le prime pagine mi devono catturare» Roversi, la lettura vien di notte «Ho preso il vizio: ora sopporto persino i saggi» ROMA. A Capodanno regala un libro, recitava la reclame. E in tv? Un tempo di libri si occupava Pippo Baudo che, pubblicizzando questo o quello a «Domenica in», faceva vendere centinaia di copie in più ai librai d'Italia. Ma era un programma popolare, piazzato all'ora di massima visibilità, per di più in una giornata festiva. Adesso sembra rimasto solo «Per un pugno di libri» condotto da Patrizio Roversi che, dopo un assaggio pomeridiano nella scorsa stagione, è tornato ogni martedì, intorno alle 23, su Raitre per proporre non tanto una trasmissione culturale, parola proibita in tv, quanto un gioco coi libri che insegni agli italiani a toccarli, sfiorarli, aprirli scoprendo che non mordono e non fanno male. Roversi, che non si stanca di ripetere d'esser stato scelto perché non è né un intellettuale né un professore ma un normale lettore di libri, racconta di aver intensificato assai, in questi me¬ si, la sua dose giornaliera di lettura. «Leggo la sera, invece di guardar la tv e la notte del martedì, dopo la diretta, per scaricare l'adrenalina. Leggo in treno, in autobus e anche in bagno. Se poi, come accade a volte, mi assegnano solo due o tre libri, vado in crisi di astinenza perché ormai ho preso il vizio». E' arrivato anche a sopportare i saggi? «Se mi acchiappano sì, li leggo volentieri. Ma devo esser catturato, non dico alla seconda pagina, ma alla ventesima certamente». A «giocare» con Roversi in tv, tanti vip. Chi l'è piaciuto di più? «Leila Costa. Era già venuta l'anno scorso e s era dimo¬ strata bravissima, la migliore. Stavolta, invece, ha perso. Vederla giocare arrabbiandosi con ironia mi ha fatto una gran tenerezza». L'orario tardo aiuta a selezionare o taglia fuori il pubblico interessato ai libri? «Prima che nascesse mia fi- tlia Zoe ero più artista e anavo a letto tardissimo. Adesso che c'è Zoe da portare all'asilo sono meno artista e vado a dormire presto. Non so dire. Dipende da chi vuole guardarci». Il risultato di questi primi mesi di programma, un ascolto tra il 6 e il 7 per cento, l'ambizione di crescere fino a diventare, chissà, il mitico «Apostrophe» di Pivot, una incoraggiante risposta in libreria, nonostante non si faccia pubblicità esplicita ai libri: le case editrici chiedono di saper in anticipo i titoli dei volumi citati per metterli in vetrina e venderli dopo la trasmissione. Non è ancora il boom, ma... [si.ro.] Il programma, che va in onda al martedì alle 23 su Raitre, è un gioco a cui partecipano ogni settimana ospiti famosi
Persone citate: Patrizio Roversi, Pippo Baudo, Pivot, Roversi
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