Bankitalia, tutto pronto per il debutto

Bankitalia, tutto pronto per il debutto Da stasera in Vìa Nazionale al lavoro fino a domenica una task-force di 30 persone per turno Bankitalia, tutto pronto per il debutto L'Euro tra 1938 e 1940 lire MILANO. La prima cerimonia si terrà poco dopo l'alba, non più tardi delle 8 del mattino. Alla Zecca di Stato, Carlo Azeglio Ciampi assisterà al conio della prima moneta in euro: toccherà al pezzo da un euro, con l'effigie dell'uomo vitruviano di Leonardo da Vinci, che non entrerà, comunque, nei nostri borsellini prima dell'inizio del 2002. Poi, dopo la prima cerimonia di una giornata piena zeppa di brindisi e foto storiche il ministro del Tesoro volerà alla volta di Bruxelles. All'appuntamento dell'Ecofin, il club dei ministri economici che si riunirà alle 12 e trenta, non ci saranno tutti; mancherà, ad esempio, il discusso Oskar Lafontaine («e per l'Europa commenta acido il Financial Times - questa è una buona notizia...»!. Ma Ciampi a questa seduta non mancherebbe per alcuna ragione al mondo: l'euro, dopo anni di battaglie, è anche cosa sua. E Massimo D'Alema domani manderà un messaggio al Paese che registrerà nella sede Rai di New York. Ma, a dire il vero, quando Ciampi sbarcherà sul suolo belga, l'«E-day» sarà già in pieno corso. Alle 11, infatti, i «desk» delle bancne centrali si collegheranno con Francoforte e Bruxelles (dove vigilerà lo stesso Wim Duisenberg in persona) per la videoconferenza più importante della storia. I signori delle monete, da Roma a Parigi a Francoforte, piloteranno i loro mezzi da sbarco (pardon, le monete) verso il punto prefissato. E, a mezzogiorno, le attese parità tra le monete degli Undici, saranno pronte: Antonio Fazio, i dieci colleghi suoi governatori e i 6 membri del direttorio della Bce (tra cui Tommaso Padoa Schioppa) sanciranno le «misure» della moneta europea. «E' un atto storico, paragonabile allo sbarco in Normandia», ha detto Carlo Santini, direttore centrale della Banca d'Italia. Oggi, in sala cambi, la stessa dove si sono combattute guerre drammatiche contro la speculazione, ci sarà lui, assieme al collega Fabrizio Saccomanni, sotto la regia di Fazio. «Stavolta - continua Santini - non ci sarà, a differenza del '44, alcun spargimento di sangue. Anzi, scorrerà solo lo champagne. Ma non è una festa improvvisa, semmai l'ultimo atto di una rappresentazione iniziata molto tempo fa». Nulla, alla vigilia, sembra poter guastare la festa, almeno sul fronte delle quotazioni. «I cambi di mercato - conferma Santini sono vicinissimi alla parità. Prima dell'ora decisiva, se sarà necessario, i vari istituti centrali adotteranno accorgimenti tecnici di mercato, piccole operazioni, affinché al momento dello, foto di gruppo tutto sia a posto e i cambi allineati alle parità». Per la lira, anticipano in Banca d'Italia, la prima e ultima quotazione «irreversibile e definitiva» contro l'euro «si aggirerà tra le 1938 e le 1940 lire». La marcia d'avvicinamento alle coste della Normandia valutaria, insomma, procede alla perfezione. Che tutto vada per il verso giusto sui mercati finanziari lo conferma il risultato della prima asta di titoli di Stato dell'epoca euro. Ieri Cct e Btp si sono allineati, senza tensioni, sui tassi previsti dall'Europa monetaria: 3,01 % il tasso dei Cct (offerta, 2 miliardi di euro), per i Btp a 3 anni (offerta 3 miliardi di euro) il 3,20 lordo, il 4,01 per i Btp 10 (offerta 3,5 miliardi di euro). Il mercato italiano dei titoli di Stato sembra pronto (più di altri) a reggere l'impatto della rivoluzione dell'euro, al punto che il Tesoro ha sfidato la sorte predisponendo il regolamento dell'asta per il 4 gennaio, quando i mercati saranno investiti dalle scadenze del «conversion day». «Ma l'asta di ieri - spiegano al Tesoro - è solo il logico punto di arrivo di due anni di lavoro molto intenso...». La squadra, quindi, è fiduciosa. Speriamo bene, perché sarà molto importante partire bene: i mercati più competitivi ed efficienti potranno rubare alle piazze tradizionali parte della clientela più ricca. E perfino l'onnipotente City comincia a preoccuparsi di fronte all'attivismo dei latini. Prima, però, bisogna conquistarsi i galloni sul campo, nella battaglia di San Silvestro. Da stasera fino all'alba del 4 gennaio squadre di 300 per turno lavoreranno 24 ore su 24 in Banca d'Italia e presso la sede milanese della banca centrale. Via Nazionale sarà, ovviamente, in stretto contatto con il quartier generale della Bce, cuore di Eu- rolandia, dove sarà un italiano, Francesco Papadia, a controllare che tutto nei vari Stati proceda nel modo giusto. Ma, sotto la regia di Banca d'Italia, agirà un esercito di 30 mila bancari che dovranno garantire che tutto funzioni per lunedì. Anzi, per domenica sera, ora italiana, quando i desk delle banche cominceranno a scambiare euro con la Nuova Zelanda e l'Australia dove già sarà lunedì. Alle 5 del 4 gennaio lo staff di Banca d'Italia sarà già in piedi davanti ai monitor, per seguire gli scambi a Tokyo e Hong Kong. Poco ore dopo, alle otto e trenta, un qualsiasi signor Rossi potrà (potrebbe, dicono i più scettici) presentarsi in banca e aprire il primo conto corrente i Euro. Ugo Bertone TÌIPONaTÀ ORIANA oin lire sm« INA COPIA DE «Lo Stam e» SIGARÉTTE MARLBORO 5500 LIRE SjfE 1 kgPARf euro (cambio £. 1940) fe BENZINA VERDE 40 fi {£. 1725)4 TRENO A/R Torino-Genova 1a classe 16,49 1 PAIO SCARPE 35,57 VESTITO.UOMO 120.000 38,66 VIDEOCAMERA DIGITALE 61,86 PUNTO SOLE 55 3 porte 309,28 APPARTAMENTO 90 mq. 8836 Stamane alle 8 la Zecca di Stato E domani D'Alema da New York conia la prima monetina in euro manderà un messaggio al Paese Poi Ciampi vola subito a Bruxelles Capodanno in banca per trentamila ***** ★ ' ★ JyL