TOMBA cerca l'ultima magia

TOMBA cerca l'ultima magia Stasera al Sestriere il campione bolognese scende in pista per la gara d'addio: «Correrò per vincere» TOMBA cerca l'ultima magia DAL NOSTRO INVIATO «Faccio a tutti gli auguri. Quelli di Natale in ritardo, in anticipo per Capodanno». Alberto Tomba, in arte Alex l'Ariete, non cambia nemmeno nel giorno del suo addio ufficiale alle gare. Sempre tra il serio e il faceto. Tanto è vero che riesce da gran comunicatore quel è (a suo modo) persino a mettere in dubbio che questo sia veramente il momento nel quale appenderà gli scarponi al chiodo. «Stasera - dice quasi sghignazzando - farò una sorpresa. Anzi, magari, se ne parlerà nel 1999». Qualcuno sostiene che il bolognese abbia in mente di esibirsi in qualcosa di strano stasera quando sarà impegnato in quella che dovrebbe essere l'ultima gara da atleta vero della sua vita. Si parla di spogliarelli, di un dissacrante nudo delle nevi, ma tutto è possibile. «Prima di tutto - continua il neo attore - mi sento bene. Mi sono allenato per un paio di giorni e sono in gran forma. Punto a vincere, mi piacerebbe molto. Chi mi ha visto in pista racconta che vado meglio dello scorso anno quando facevo ancora la Coppa. Che nausea quelle gare... Ma questa sfida notturna mi intriga: tutti vorranno battermi e io voglio battere loro. Sarà una gran festa. E spero che non sia l'ultima, di festa». Flavio Roda, l'allenatore di Tomba, afferma che l'Albertone va fortissimo in slalom. «In slalom e anche in gigante - risponde il ragazzo, in tuta -. Se ci penso bene non mi va questa storia dell'addio. Diciamo che è un bentornato Tomba. In fondo sono nove mesi che non scio». Emozionato? «Un po'. Ho tanti ricordi, belli e brutti. Le prime vittorie, qui a Sestriere, nelle World Series e in Coppa. I rimpianti? Beh, le delusioni di Saalbach, Morioka e Nagano. E poi i due secondi posti ai Giochi di Albertville e Lillehammer. All'ini- zio mi divertivo un sacco. Dopo l'88, Olimpiadi di Calgary, sono cominciati i sacrifici. Le diete che però ho sempre seguito a modo mio - gli allenamenti. Mi ricordo che quando mi dicevano di fare footing, io andavo nei boschi per funghi o mirtilli. Per non essere soffocati, bisogna respirare. Se dovessi dare qualche consiglio ai giovani, direi loro di non lasciarsi spersonalizzare». Ma nello sci che lascia - o non lascia - Tomba ha avuto più amici o nemici? «Sono molto riconoscente e ho una grande stima per tutti i miei allenatori: dal primo Siorpaes, a Calcamuggi, Regruto, Pietrogiovanna, Thoeni, Roda. Una volta, proprio a Calgary, Pietrogiovanna mi portò il caffè a letto. Ma erano altri tempi. Fra gli atleti mi sono stati più vicini Kosir, Rudolf (l'austriaco Nierlich, morto in un incidente d'auto), il francese Amiez». Alberto non parla di chi non gli è stato simpatico, non fa nomi. Quando gli si chiede di Herminator Maier, risponde: «L'anno scorso era davvero straordinario. Ora un po' meno, anche se ha vinto la discesa di Bormio. Gli converrebbe ridurre le specialità a due, come ho fatto io. E' un personaggio del mondo dello sci? Forse ha studiato i miei video». A proposito di rivali, dopo il forfeit di Kjus e Aamodt, ieri si è ritirato anche Jagge, influenzato. Il campo gara per lo Slalom del Centenario di stasera sarà composto da Tomba (n. 1), Buraas, Stiansen, Kosir, Accola, Von Gruenigen, Amiez, Salzgeber, Holzer e Rocca, più due azzurri che usciranno dalle qualificazioni della mattinata. Una gara vera, insomma, anche se con l'incosueta formula delle tre manches. La rinuncia di alcuni campioni tuttavia, riporta il discorso sul doping, di grande attualità. «L'unico al quale una volta han¬ no fatto fare l'esame del sangue sono io - spiega Tomba - mi fermarono alla Malpensa. Non è serio fare i controlli solo sull'urina. Io non so, posso solo dire che non è bello che qualcuno si bombi e altri no. Non si corre aha pari». Ma cosa farà Tomba nel futuro? «C'è pronto un altro copione cinamatografico per me, a maggio. Poi mi occuperà dei giovani di alcune stazioni sciistiche del centro-sud. Farò vedere ai giovani dei filmati con dimostrazioni pratiche in pista. Intanto sarò impegnato per un paio di mesi negli Usa per il Lexus-Tomba Tour. Farò delle esibizioni in va¬ ri stati e gli altri concorrenti cercheranno di avvicinarmi o di battere il mio tempo. Finali ad Aspen poco prima dei Mondiali di Vail». Quindi in formissima per gareggiare... «Si, ma nel golf. Dove mi pare che ci sia un certo Rocca da battere. Ma devono cambiare un po' le regole. C'è troppo silenzio in quello sport, io sono abituato a1 baccano». E' sicuramente quello ci sarà staserà lungo la pista dedicata a Giovannino Agnelli dalle 18,45 per l'ultima recita di un grande campione. L'ultima? Cristiano Chiavegato «Chi mi ha visto in pista dice che sono più forte dell'anno scorso: questa sfida notturna mi intriga molto» Al gigante in tre manche prenderanno parte anche Von Gruenigen, Kosir, Buraas, Stiansen, Amiez, Accola, Salzgeber Holzer e Rocca «Tutti vogliono battermi e io voglio battere loro Sarà una grande festa e N spero che non sia l'ultima: la considero un bentornato» vittoria dalle 18,15 uno special ba. Alle 18,45 la gara Centenario de La Gaze manche, con somma migliori di ogni atleta. Sporting Club Sestrieuale gareggia da anni e consegnato, per mano Nasi, la tessera anche 99. Il bolognese, molto dell'infanzia (è anche ieri ha premiamo percitori di una gara scii le. eh.] nche n, «Tutti voe io vogSarà unN spero cla consiAlberto la sua caSestimpiantAstudiato i miei video»no fatto fare l'esame del sangue ri stati e gli altri concorrenti cerA Alberto Tomba chiuderà stasera ufficialmente la sua carriera: «Ho bellissimi ricordi Sestriere, dove ho vinto le prime gare: impianti per Saalbach, Morioka e Nagano»

Luoghi citati: Aspen, Bormio, Sestriere, Usa