«Primo martire antimafia»

«Primo martire antimafia» L'annuncio del cardinale di Palermo, il religio: ammazzato 5 anni fa er il suo imeno contro le cosche «Primo «Primo martire antimafia» H' V*. cesso dibMtificazione PALERMO DAL CORRISPONDENTE Don Pino Puglisi, il parroco del rione Brancaccio assassinato cinque anni fa dalla mafia a Palermo, molto probabilmente sarà dichiarato martire della Chiesa. Fra breve sarà avviato il processo per la sua beatificazione. Sarà il primo religioso vittima di Cosa nostra venerato come martire della Chiesa. Ucciso con un colpo di pistola nella nuca la sera del 15 settembre 1993 (figlio di un ciabattino, insegnante di religione, compiva giusto quel giorno 46 anni), don Puglisi con le sue omelie e il suo apostolato aveva osato sfidare mafiosi e spacciatori di droga. Di lui ha più volte parlato Giovanni Paolo n, indicandolo come un esempio di rettitudine e altruismo da imitare. L'annuncio dell'imminente avvio delle procedure perché don Puglisi diventi beato è stato dato ieri pomeriggio in Cattedrale dall'emozionato cardinale Salvatore De Giorgi, l'ex assistente generale dell'Azione Cattolica succeduto due anni fa al cardinale Salvatore Pappalardo nella guida dell'arcidiocesi palermitana e della Con- ferenza dei vescovi dell'isola. De Giorgi ha comunicato la notizia nell'omelia pronunciata durante la solenne concelebrazione per il 25° anniversario della sua ordinazione episcopale. «Sono ben 21 i processi di canonizzazione in atto nella nostra Chiesa che a ragione è stata definita terra di santi», ha detto De Giorgi che ha chiamato don Puglisi «perla del nostro presbiterio e punto luminoso di riferimento per il cammino della nostra Chiesa verso il terzo millennio cristiano». Il processo di canonizzazione è lungo: dall'inchiesta diocesana, per una sintesi completa della vita, delle opere e delle virtù del candidato, alla Congregazione per le cause dei santi in Vaticano destinata ad approfondire le «virtù eroiche del servo di Dio». L'ultima parola spetterà al Papa. Quattro ergastoli sono stati inflitti il 14 aprile dalla corte d'assise di Palermo al reggente della cosca del rione Brancaccio Nino Mangano e a tre accusati di aver fatto parte del commando: Gaspare Spatuzza, Cosimo Lo Nigro e Luigi Giacalone. Un processo a parte riprenderà tra qualche giorno (il giudice a latere ha dovuto essere sostituito dopo essere stato trasferito alla procura della Repubblica) ai due capimafia del quartiere, i fratelli Giuseppe e Filippo Graviano e al killer, reo confesso e ora pentito, Salvatore Grigoli che fu il killer di don Puglisi. Antonio Ravidà i Paolo II l'ha più volte indicato come esempio di rettitudine e altruismo Don Pino Puglisi, il sacerdote ucciso cinque annUa dalla mafia

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