L'influenza raddoppia, arriva la «cinese»
L'influenza raddoppia, arriva la «cinese» Oltre a quello dell'australiana, isolato un altro virus. I medici: alto il rischio di ricadute L'influenza raddoppia, arriva la «cinese» Già mezzo milione gli italiani a letto ROMA. Nel gioco a rimpiattino tra uomo e influenza, vince l'influenza. La malattia è sempre uguale, ma il virus cambia di continuo e quest'anno, addirittura, fila su un doppio binario: quello «australiano», già presente da alcuni mesi, e quello «cinese». E' stato isolato, infatti, un virus di tipo B Beijing in cinque malati, uno a Bellusco (Milano) e quattro a Calcinaia (Pisa). «Così abbiamo la presenza contemporanea di ceppi A e B», spiega il dottor Fabrizio Pregliasco, responsabile del centro di sorveglianza sulle infezioni respiratorie e l'influenza che ha sede all'Istituto di Virologia dell'Università di Milano. Niente che, per ora, faccia pensare a una pandemia, come conferma il professor Luigi Allegra, direttore dell'Istituto delle malattie respiratorie dell'ateneo milanese: «Un'influenza che, comunque, quest'anno ha una variante rispetto a quella dell'anno scorso e si presenta, non certo come epidemia, ma in forme prolungate e facili alle ricadute». La variante, però, ha messo a letto dai 6 agli 8 milioni di italiani, in prevalenza anziani e bambini. «Si calcola - riferisce il dottor Pregliasco - che il 5 per cento dei malati che si rivolge al medico sia stato colpito da influenza e il 20 per cento da infezioni respiratorie acute, dovute alla combinazione tra influenza e altre patologie. E' arduo, in ogni caso, avere cifre esatte perché, spesso, è difficile differenziare l'influenza da altre patologie che hanno sintomi quasi uguali». Mqlti.i bambiDi piccoli che si ammalano: 'Moltissimi' i neonati. La spiegazione è semwtU^y»O9«tena0 ancora immHg«zmawneI loro organismo gli anticorpi ai ceppi, già presenti nel 97, perché non erano ancora nati. E chi si ammala pur essendosi fatto vaccinare? «Forse risponde Pregliasco -, se non avesse fatto ricorso al vaccino, la malattia l'avrebbe colpito in forma più grave». Un'influenza che, secondo Pietro Crovari, direttore dell'Istituto di Igiene dell'Università di Genova, avrà un lungo strascico e che «colpirà qua e là, protraendosi per tutto il mese di gennaio, forse senza arrivare mai a un apice marcato». Lo scorso anno, invece, c'era stato un vero e proprio picco dell'infezione. Un'altissima concentrazione di casi si era registrata tra la fine di gennaio e i primi giorni di febbraio. Ma le molte segnalazioni di questi giorni non sono, in realtà, tutti casi di influenza. Il forte abbassamento della temperatura dei giorni scorsi ha lasciato dietro di sé una co¬ da di raffreddori e infezioni della vie respiratorie. Inoltre il periodo di vacanze ha fatto sì che chiamassero la guardia medica, congestionando in alcuni casi le linee, anche coloro che abitualmente si rivolgono al pediatra o al medico di fa¬ miglia. La chiusura delle scuole, inoltre, dovrebbe avere favorito una tregua nella diffusione. I sintomi sono sempre gli stessi: febbre piuttosto alta, dolori alle ossa e stanchezza. In qualche caso, anche prò- blemi intestinali. I soliti anche i rimedi: primi fra tutti caldo e riposo, accompagnati da una dieta leggera (anche se difficile da seguire nei giorni di festa) e, particolare più importante, ricca di liquidi. Da secoli l'uomo combatte contro l'influenza, uno degli enigmi della medicina, mai del tutto risolti. «Il virus - dice il dottor Pregliasco - è soggetto a leggere modifiche, lente nel tempo. Poi, all'improvviso, forse per ricombinazioni tra ceppi umani e animali, compare una pandemia». Dopo anni di onde, più meno regolari, si alza la temuta onda anomala che può arrivare a colpire anche il 30 o il 40 per cento della popolazione. Per quest'anno, però, a detta degli esperti possiamo stare tranquilli. Daniela Daniele LA PREVENZIONE Insistere perché colleghi e familiari si coprano la bocca quando starnutiscono o tossiscono Lavarsi di frequente le mani e non toccarsi il naso Evitare i bambini col naso che cola e i luoghi affollati Eliminare le cause di stress Assumere vitamina C Vaccinarsi ogni anno contro l'influenza CURE Stare in casa al caldo e bere molto Ascoltare il proprio corpo: andare al lavoro solo se ci si sente Affrontare i sintomi: non esistono farmaci che abbreviano raffreddore o influenza Consultare il medico se i sintomi sono particolarmente gravi Non chiedere al medico di prescrivere antibiotici, perché non hanno effetti sui virus «Colpirà a macchia di leopardo protraendosi fino alla fine di gennaio» Cinquecentomila gli italiani a letto con l'influenza, ma i colpiti sono già milioni
Persone citate: Daniela Daniele, Fabrizio Pregliasco, Luigi Allegra, Pietro Crovari, Pregliasco
Luoghi citati: Bellusco, Calcinaia, Genova, Milano, Pisa, Roma
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