La stagione della Nba verso l'annullamento di G. Vib.

La stagione della Nba verso l'annullamento BASKET La stagione della Nba verso l'annullamento Inutile l'ultimo incontro giocatori-società Allarme. Il campionato 1998-'99 della Nba è davvero in pericolo. L'atteso incontro dell'altro giorno a Denver tra i rappresentanti di giocatori e proprietari non ha sortito alcun effetto. «Abbiamo fatto la proposta finale ai giocatori - ha detto David Stern, il "commissioner" della Nba - ma ognuno è rimasto sulle proprie posizioni. E siamo molto lontani». Stern ha confermato per il 7 gennaio la riunione con tutti i proprietari delle società ai quali verrà chiesto formalmente il permesso di annullare la stagione. E la risposta affermativa appare scontata. «La nostra è stata la proposta definitiva ai giocatori - ha aggiunto Stern -. Non c'è altro spazio per ulteriori trattative, nè per altre riunioni con il loro sindacato. Se per i giocatori le cifre offerte non saranno abbastanza, ne trarremo le debite conseguenze». La proposta di cui parla Stern contiene un innalzamento del tetto salariale, un aumento dell'ingaggio concesso ai cosidetti "rookies" (cioè i cestisti al loro primo anno di Nba) e nuovi limiti, ritoccati verso l'alto, della percentuale spettanti ai giocatori sul movimento economico globale prodotto dal campionato. Per il sindacato giocatori, però, anche questa proposta non sarebbe sufficiente e ormai le speranze di veder partire la stagione sono appese a un sottilissimo filo. Il reale rischio di annullamento dell'intera stagione Nba verrebbe confermato dalla notizia prove¬ niente dalla Jugoslavia, secondo la quale il serbo Vlade Divac, ex pivot dei Los Angeles Lakers e ora sotto contratto con i Charlotte Hornets, avrebbe firmato con la Stella Rossa Belgrado. Fonti vicine al giocatore hanno sottolineato che, pur di tornare in Jugoslavia, l'asso serbo avrebbe rifiutato una lauta offerta da parte della Kinder Bologna. Pare più probabile però che Divac abbia scelto Belgrado perché l'accordo con la Stella Rossa gli permetterebbe di tornare subito negli Usa qualora finisse il cosidetto «lock out» della Nba e cominciasse finalmente il campionato dei professionisti. E' l'ipotesi più credibile anche per Ettore Messina, coach della Kinder Bologna, che dopo aver inseguito a lungo Divac sembra ora aver abbandonato la pista dei campioni Nba, orientandosi invece su uno straniero esperto del gioco europeo per sostituire il serbo Paspalj, tagliato di recente per scarso rendimento. La Kinder del resto deve affrettarsi: entro il 4 gennaio dovrà dare il nome del suo secondo straniero (oltre a Danilovie) da schierare in Eurolega, quindi non potrà aspettare il 7 gennaio, quando presumibilmente si risolverà e in modo definitivo il «lock out» della Nba. Due i candidati della Kinder: il 34enne David Wood (ex Livorno e l'anno scorso nazionale Usa ai Mondiali) o più probabilmente il 37enne Thurl Bailey (ex Cantù e Milano). Americani sì, ma non stelle Nba. [g. vib.]