Magalli: siamo allegri, non volgari
Magalli: siamo allegri, non volgari «Domenica in» difende lo sketch della Falchi, Sacca è solidale: «Va tutto bene» Magalli: siamo allegri, non volgari «Abbiamo vinto su Costanzo, conta solo questo» ROMA. «Uno sketch giocato sugli equivoci su sei ore di programma in diretta non fa volgarità»: la difesa di «Domenica in» è del conduttore Giancarlo Magalli. Riferendosi allo sketch con Anna Falchi in baby doli, Magalli spiega: «In sei ore di programma abbiamo anche offerto gli interventi di Woody Alien e queUo di Bruno Vespa sulla corsa al Quirinale. Insomma, facciamo varietà leggero per un pubblico che cerca svago, ma non certo volgarità gratuita». Magalli sottolinea: «Non è che i nostri avversari leggano Hermann Hesse, anzi, "Buona domenica" con Costanzo che è il re degli intervistatori, guarda caso le interviste non le trasmette. E comunque comincerò a preocuparmi quando ai critici il nostro programma piacerà: in quel caso finirà di piacere al pubblico». Anche uno degli autori di «Domenica in», Massimo Cinque, la pensa allo stesso modo: «Noi siamo felici per come sono andati gli ascolti di ieri: senza "Quelli che il calcio" riusciamo a vincere e molto bene. L'episodio criticato dai giornali è più o meno censurabile, ma non credo che ci siano elementi per criticare nel programma. La tradizione del pomeriggio domenicale è più forte di ogni elemento innovativo. Il piccolo scandalo della Falchi non può certo condizionare il giudizio su tutte le sei ore di programma». Sul varietà spazzatura, sull'intrattenimento becero e volgare, Anna Falchi non si sente «protagonista». «Sono polemiche antiche e ricorrenti, specie a fine anno quando sui giornali si fanno i consuntivi. Io francamente, non mi sento di entrarci né da protagonista, né da comprimaria», spiega la Falchi che si è concessa cinque giorni di riposo a Cortina d'Ampezzo («anche se purtroppo la neve non c'è»). «Tra l'altro mi sembra che la risposta migliore, in merito a queste polemiche sul trash televisivo, la stia dando il pubblico. I numeri di ieri, che hanno visto "Domenica in" vincente parlano da sé. Io poi - ag¬ giunge la Falchi - sono più felice che mai: mi hanno chiesto di rimanere a "Domenica in" fino alla fine del ciclo del programma ed io ho accettato con gioia. E' una trasmissione divertente e la ritengo assolutamente priva di volgarità. E' un intrattenimento per le famiglie e come tale viene premiato dal pubblico». Il direttore di Raiuno, Agostino Sacca, scende in campo per difendere «Domenica in» dalle accuse di volgarità e sottolinea l'importanza della vittoria nella gara degli ascolti della domenica pomeriggio: «E' un multato importante perché, dopo una sostanziale parità di vittorie nelle settimane precedenti, è avvenuto in un giorno in cui non c'era la concorrenza di "Quelli che il calcio": il che dimostra che il pubblico di Fazio sostanzialmente preferisce "Domenica in" e che "90° minuto" e la presenza del calcio in genere non ci favoriscono particolarmente». Sacca dice di aver visto ieri «il clima e la tensione giusti: la macchina va a regime, speriamo continui». Quanto alle accuse di volgarità, Sacca conclude: «"Domenica in" è un programma per famiglie, tranquillo e sereno, nessuno ha mai avuto nulla da ridire e non credo si possa giudicare volgare. Abbiamo due conduttori egregi che non usano mai un linguaggio scurrile, uno sketch non può far dare un marchio a tutto il programma». [s. n.] Giancarlo Magalli
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