A Napoli feste e polemiche

A Napoli feste e polemiche LE CELEBRAZIONI A Napoli feste e polemiche NAPOLI. Il bicentenario della Rivoluzione napoletana si è aperto in anticipo con un'interpellanza parlamentare. Il deputato polista Giuseppe Del Barone ha chiesto ai ministri dell'Interno e dei Beni culturali se non sia più opportuno che il Teatro San Carlo inauguri la propria stagione con un repertorio più classico. Per esempio, suggerisce il parlamentare, La fanciulla del West, Iris o Rigoletto. La sortita è una spia del clima che accompagna le celebrazioni, per le quali sono stati stanziati due miliardi, ma che faticano a uscire dalla fase progettuale. La difficoltà, avverte De Simone, membro del comitato organizzativo, sta nel creare non un fatto museale, ma una realtà viva. Ci saranno concerti e spettacoli teatrali. Il 9 gennaio, a Palazzo Serra di Cassano, si svolgerà un programma di «Canti della rivoluzione» con Lucio Dalla, Fausta Vetere, Antonello D'Agostino; il 10, in piazza Plebiscito, si potrà ascoltare la «Battaglia di bande», esecuzione di inni rivoluzionari. Dal 21 al 24 gennaio si svolgerà un convegno internazionale sul giacobinismo a Napoli. Il programma prevede ancora un'intensa attività editoriale e la ricostruzione della statua di Antonio Toscano, il rivoluzionario che lece saltare Forte Vigliena, di cui esiste un calco e che diventerà il monumento della Rivoluzione.

Persone citate: Antonello D'agostino, Antonio Toscano, Cassano, De Simone, Fausta Vetere, Lucio Dalla

Luoghi citati: Napoli