Pay tv, è già scontro sul pallone

Pay tv, è già scontro sul pallone Anche dalla Lega Calcio un «no» al monopolio dei diritti televisivi sul calcio Pay tv, è già scontro sul pallone L'Antitrust multa la Rai, la Rti e Cecchi Gori MILANO. Nell'arcipelago televisivo tengono campo due notizie. La prima è che, contrariamente a quanto anticipato da giornali nei giorni scorsi, ieri non c'è stato alcun incontro tra il gruppo italiano Fininvest e quelli tedesco Kirch: tutto è rinviato a dopo le feste. La seconda è la doccia fredda sulla Rai che arriva dall'Antitrust. Un portavoce di Fininvest ha escluso, ancora una volta, che ci siano stati «incontri decisivi». Riunioni sul cosiddetto «progetto Traviata» dovrebbero tuttavia continuare, secondo fonti finanziarie, ma riguarderebbero solo aspetti preparatori o di messa a punto di dettagli tecnici per arrivare alla conclusione dei negoziati dopo le feste. Le trattative, com'è noto, sono su due livelli legati fra loro: da un lato l'ingresso con una quota azionaria di minoranza nella nuova Taurus Holding di Kirch da parte di Mediaset, Al Waleed e Murdoch Dall'altra l'alleanza di tipo industriale tra Kirch e Mediaset per una tv europea Il secondo caso riguarda l'Autorità garante della concorrenza e del mercato che ha condannato Rai, Rti e Cecchi Gori Communications infliggendo ammende per un ammontare complessivo pari a circa 2 miliardi e mezzo. Le tre emittenti, secondo l'accusa, hanno stretto intese che costituiscono «restrizioni della concorrenza» sui diritti televisivi dei principali eventi sportivi. Immediata la replica da viale Mazzini: censura in- fondata, la impugneremo di fronte alTar. Vediamo la vicenda. Nel corso delle istruttorie dei due procedimenti avviati nei confronti della tv pubblica, delle reti Mediaset e della Cecchi Gori Communications, l'Autorità ha accertato che «i mercati interessati dagli accordi tra le emittenti sono quelli dei diritti televisivi relativi ad eventi sportivi ad elevata audience e della raccolta pubblicitaria televisiva». Senza contare l'«effetto traino» sul palin¬ sesto creato dalla disponibilità dei più seguiti avvenimenti sportivi. Il primo dei due procedimenti era stato avviato sulla base di una denuncia alla quale era allegata una copia di un documento anonimo (di cui poi è stato trovato l'originale) che dava conto di un accordo tra Rai e Rti in merito ai diritti relativi al campionato di calcio, alla coppa Italia e coppe europee, alla Formula 1 e al Giro d'Italia di ciclismo. L'Antitrust ha accertato che Rai e Rti, nel maggio 1996, hanno raggiunto un accordo di ripartizione dei principali diritti sportivi e di esclusione di Cecchi Gori da tali diritti (impegnandosi in particolare a non cedergli i diritti relativi al campionato di calcio e alla Coppa Italia). Ancora: un altro accordo, concluso il 18 luglio '97, tra Rai, Rti e Cecchi Gori Communications per le partite di Coppa Italia delle stagione 1997/98 e 1998/'99 prevede una ripartizione concertata dei diritti di trasmissione di tali partite fra le tre emittenti che riflette le loro quote di audience ed è idoneo a «restringere la concorrenza sul mercato della raccolta pubblicitaria televisiva». Sempre ieri in tema di tv digitale, infine, dopo l'accordo Telecom-Murdoch per la seconda piattaforma digitale, la Leca Calcio ha ribadito quanto più volte affermato da Carrara: «Il nostro auspicio è sempre lo stesso: che una parte dei diritti televisivi sul calcio in criptato vada a una piattaforma e una parte all'altra». E un no al monopolio dei diritti sportivi viene anche da Cecchi Gori che commentando l'ipotesi di accordo Murdoch-Telecom si dichiara preoccupato per operazioni che mirano solo all'acquisizione in posizione di monopolio dei diritti sportivi: «Si deve impedire che il mercato della tv digitale in Italia si sviluppi in assenza di regole certe e che tale vuoto normativo possa consentire l'affermarsi di fatto di posizioni monopolistiche». Tra la Fininvest e la tedesca Kirch gli incontri sono rinviati a dopo le festività Vittorio Cecchi Gori nel mirino dell'Antitrust Il produtttore dice no al monopolio sui diritti del calcio

Luoghi citati: Carrara, Italia, Milano