La Bnl privata prende tempo sul Banconapoli di Roberto Ippolito

La Bnl privata prende tempo sul Banconapoli CREDITO E MATRIMONI Nella guida, al tandem Abete-Croff, si affiancheranno Siglienti e Benassi. L'addio del Tesoro La Bnl privata prende tempo sul Banconapoli Bilbao, Ina e Vicentina insediano i loro uomini in consiglio ROMA. Un motore cambiato. E la nuova Bnl comincia a camminare. L'assemblea della Banca nazionale del lavoro ha eletto ieri il primo consiglio di amministrazione dopo la privatizzazione di un mese fa. Con Luigi Abete e Davide Croff (che domani, nella seduta di insediamento, saranno confermati presidente e amministratore delegato) sono entrati i rappresentanti dei nuovi azionisti che costituiscono il nucleo stabile, cioè i tre soci che determinano la gestione, il Banco Bilbao con il 10%, la Banca popolare vicentina con il 7,75 e l'Ina con il 7,25. Non è un caso che i tre grandi azionisti abbiano deciso di essere rappresentati ai massimi livelli. Sono infatti componenti del nuovo cda per l'Ina il presidente Sergio Siglienti (che diventerà vicepresidente Bnl) e l'amministratore delegato Lino Benassi (che guiderà il comitato direttivo del patto di sindacato), per la Vicentina il presidente Giovanni Zonin e per il Bilbao il presidente Emilio Ybarra. C'è quindi un impegno esplicito e diretto per la stagione di sviluppo che la Bnl tenta di aprire. E anche per la lista di minoranza (espressione di un consistente gruppo di fondi comuni di investimento) sono stati eletti nomi di spicco: l'imprenditore Alessandro Benetton, il presidente dell'Ibm Italia Elio Catania e il giurista Luigi Bianchi. Completano il consiglio due dirigenti del Bilbao, José Fonollosa Garcia e Gonzalo Terreros Ceballos, il condirettore della Vicentina Mauro Gallea e il rappresentante dell'Artigiancassa Gianluigi Serafini. Su tredici membri, la maggioranza conta pertanto dieci posti (tre Bilbao, due Ina, due Vicentina, uno Artigiancassa più Abete e Croff) e la minoranza tre. Non hanno fatto in tempo a raccogliere le deleghe per arrivare al 2 per cento necessario per presentare una lista i dipendenti azionisti. Faranno parte del comitato esecutivo Abete, Croff e un rappresentante a testa per i tre soci del nucleo stabile. Tutto è pronto, quindi, per imprimere un cambiamento operativo alla Bnl che si è staccata dal ministero del Tesoro. Ministero che ha voluto far svolgere rapidamente l'assemblea proprio per concretizzare la svolta avvenuta con la privatizzazione e consentire alla Banca di lavorare sin dall'inizio del prossimo anno con il nuovo consiglio di amministrazione. In assemblea il rappresentante del Tesoro si è mostrato fiducioso sul futuro della banca: «Le premesse sono ottime» ha affermato. La direzione di marcia non è ancora precisata. Il Bilbao ha già fatto sapere di voler rivedere le linee del piano industriale per accrescere l'efficienza. In particolare il primo settore che sarà sotto i riflettori dovrebbe essere quello informatico. Ma è prevedibile che verrà messa a fuoco tutta la presenza della Bnl, che è il quinto gruppo bancario italiano, in un mercato in cui si sta accentuando la competizione anche in seguito alle operazioni di concentrazioni che si sono realizzate negli ultimi tempi. Per quanto riguarda la Bnl non è però chiarito in che modo sarà attuata l'integrazione con il Banco di Napoli, comprato con l'Ina due anni fa. La fusione è possibile, ma non è decisa: su questo concordano tutti e tre i componenti del nucleo stabile. Si tratta di un «argomento importante che verrà discusso il prossimo anno, ma certamente non nelle prime riunioni del consiglio di amministrazione» fa presente Benassi. «Non è il problema più importante» fa eco Zonin per il quale «ci vuole tempo per conoscere i problemi e poter prendere decisioni equilibrate». Condivide Terreras: «Parlare della fusione con il Banco di Napoli è prematuro». Il primo obiettivo sembra quindi dare più slancio alla struttura centrale della Bnl. E per «rafforzare ulteriormente il patrimonio dell'istituto», Croff ha confermato che «l'utile netto di quest'anno non verrà distribuito sotto forma di dividendo». Tutto previsto, tanto che lo svolgimento dell'assemblea è stato salutato positivamente dalla Borsa. Le azioni della Bnl sono aumentate del 3,5%, un livello un po' superiore al buon andamento medio di ieri del listino. Un incoraggiamento per il nuovo consiglio appena eletto. Roberto Ippolito Gli spagnoli chiedono correzioni di rotta: «Fusione prematura» L'utile '98 non verrà dato come dividendo / ^ fjP4£t /yV WV" * *■ Luigi Abete sarà confermato presidente presidente della Bnl

Luoghi citati: Bilbao, Ina, Italia, Napoli, Roma