Fuga di gas crolla una casa di Chiara Carenini

Fuga di gas crolla una casa Pontedera, muore una donna Fuga di gas crolla una casa PONTEDERA. Anna si è salvata perché la domenica non è cotretta ad alzarsi di notte per fare il pane. Giacomo è ancora vivo perché è rientrato tardi dalla discoteca. La cucina di Anna non esiste più, non esiste più la camera da letto di Giacomo. Non esiste più l'appartamento dove viveva, sola, Mila Minuti Senesi, 76 anni e tre figli che vivono lontani. Mila è morta schiacciata dalle macerie, a causa dell'esplosione di una sacca di gas che si è creata nell'appartamento sopra il suo. Una sacca di gas incendiata, probabilmente, da una sigaretta. Mila è morta mentre dormiva. Anna e Giacomo invece sono salvi per caso. Salvi, sebbene feriti, anche Sabrina Crecchi, 24 anni, il suo fidanzato Marco De Finis, 30 anni. Si trovano all'ospedale, adesso: Sabrina a Pisa con un trauma cranico e ustioni e Marco a Genova, al Centro grandi ustionati. L'inferno comincia all'una e dieci di una delle notti più fredde dell'anno, in via Vittorio Veneto, a pochi passi dal Commissariato, nel pieno centro di Pontedera. Una esplosione violentissima sventra la palazzina dove vivono alcune famiglie. Nel buio, è il caos. C'è chi urla, chi piange, chi scappa. Arrivano i Vigili dei fuoco e le fotoelettriche illuminano la ferita profonda della casa. Bisogna cercare, e cercare in fretta, gli occupanti degli appartamenti. Margot e Saba - i due cani dell'unità cinofila della Croce Rossa di Pontedera - si arrampicano sulle macerie. Pochi minuti e cominciano a guaire, le zampe affondate nelle macerie e nella polvere. E' lì che raspano i cani, è lì che si deve scavare. Da quel posto viene estratto il cadavere di Mila Minuti. Ma non c'è tempo per la paura e per le lacrime. Si cerca e si cerca ancora quando vengono avvertiti i lamenti di Sabrina e Marco. Ustionati, feriti e sotto choc. Ma vivi. Si continua a scavare. E arriva il momento di capire chi era in quella casa a quell'ora maledetta, chi avrebbe potuto esserci. Ci sono Anna e Giacomo, che per un caso sono vivi. Ci sono i genitori di Giacomo, che dormivano lontano dal luogo dell'esplosione. L'alba illumina quanto resta della palazzina e fa capire, adesso con sicurezza, che là sotto non c'è nessuno. I Vigili del fuoco capiscono anche la causa di questo disastro: una stufa difettosa, nell'appartamento di Marco e Sabrina. Loro che tornano da una serata con gli amici, telefonano ai parenti, si accendono una sigaretta. S'incendia ed esplode la sacca di gas metano che si era creata nella stanza. Crolla l'appartamento al secondo piano, e crolla su quello di sotto seppellendo nel sonno Mila e i suoi 76 anni. La palazzina viene dichiarata inagibile, i Vigili del fuoco fanno evacuare otto persone che trascorreranno la notte da amici e parenti, qualcuno nell'albergo messo a disposizione dall'amministrazione comunale. Arriva anche un telegramma del presidente del Consiglio D'Alema, un messaggio che esprime il suo cordoglio e quello del governo. All'alba restano solo polvere e calcinacci, macerie. Resta aperto il fianco della casa. Su un moncone di pavimento al terzo piano, resta l'albero di Natale di Anna, i nastri argentati illuminati solo dal chiarore delle fotoelettriche. Chiara Carenini La palazzina di quattro piani che è crollata nella notte a Pontedera in seguito ad una esplosione provocata da una fuga di gas

Persone citate: D'alema, De Finis, Mila Minuti, Mila Minuti Senesi, Sabrina Crecchi

Luoghi citati: Genova, Pisa, Pontedera