Eterno Lelouch
Eterno Lelouch Eterno Lelouch Emozioni, kitsch e niente misura E' stato un momento, fra il mitico «Un uomo, una donna» ( 1966) vincitore di 42 premi fra cui due Oscar e «L'avventura è l'avventura» (1972), in cui Claude Lelouch era in sintonia con l'aria dei temi e infilava mi successo dietro l'altro. Adesso è un cineasta ora amato, ora detestato e per lo più ignorato dalle platee giovanili. Però di recente i «Cahiers du Cinema», suoi detrattori da sempre, lo hanno riabilitato con una lunga intervista; ed è indubbio che basta un'inquadratura, magari accompagnata da qualche nota di Francis Lai, per riconoscere un film di Lelouch, fosse anche il peggiore. «Per caso o per azzardo», che co¬ munque non è delle sue cose migliori, è centrato sull'interrogativo caro all'autore: coincidenza o fato? Nella vita basta un niente a cambiare le carte in tavola o scivoliamo senza saperlo verso un ineluttabile appuntamento? Casualmente la ballerina Alessandra Martines, un'italiana che vivo a Parigi, s'imbatte a Venezia nel mercante di quadri Pierre Arditi, il quale è venuto sulla laguna a dipingere un falso Soutine da vendere a un cliente americano al motto «meglio una bella menzogna che una mediocre verità» (altro tipico assioma lelouchiano). Tra i due sboccia l'amore, raccontato sotto forma di un susseguirsi di scenette felici immoitalate da Pierre su una teleca- mera; e nel frattempo, intrecciata a questa, seguiamo la storia del belga Marc Hollogne, insegnante di futurologia nonché teatrante nel Quebec. Il che narrativamente non è mi caso, perché l'esistenza di Marc e quella segnata da improvvisa tragedia della Martines sono destinate a incrociarsi. Il tutto interpuntato da balletti di ogni tipo, danzatori dervisci inclusi, intermezzi su usi e costumi degli orsi bianchi nella baia di Hudson e sui tuffatori di Acapulco; toni che svariano dal melò alla tragedia alla commedia, un affastellarsi di virtuosismi stilistici, mancanza di senso della misura, gusto kitsch, dialoghi letterari. E ogni tanto un momento di emozione. Lelouch, insomma. Qui accanto Alessandra Martines, in una scena del film «Per caso o per azzardo» diretto da suo marito, Claude Lelouch Nella foto a sinistra Meg Ryan protagonista con Tom Hanks di «C'è posta per te» di Nora Ephron
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