«Problema disoccupati il rimedio c'è» di Oreste Del Buono

«Problema disoccupati il rimedio c'è» LA LETTERA DI O.d.B. «Problema disoccupati il rimedio c'è» Gent. Sig. Del Buono, non posso più leggere La Stampa poiché il suo umorismo mi scombussola tutto il sistema nervoso. La freddura del Presidente della Repubblica Sig. Scalfaro è folgorante: anche se arrivano gli axtracomunitari non siamo penalizzati poiché chi viene dal Terzo Mondo si adatta a lavori che noi non vogliamo fare... Ma dove sta scritto che un disoccupato debba fare lo schizzinoso?... Vincenzo Chimino Torino GENTILE Signor Chimino, lei sta sempre a rimuginar le cose. E non dico che faccia male. E' utile riflettere sull'andamento delle cose, e trascrivo quanto mi comunica oggi, commentando quel che ha detto il Presidente per tranquillizzare gli italiani disorientati e preoccupati per il continuo aumento del numero di immigrati e disoccupati. «Se il disoccupato italiano avesse voglia di lavorare accetterebbe tutto in attesa di tempi migliori», lei dice. «Purtroppo, il fatto è che dietro queste parole c'è troppa speculazione. II sistema per risolvere il problema ci sarebbe, non occorre che lo annunci io che sono il meno indicato in quanto pensionato ed essere insignificante, tuttavia già che ci sono desidererei accennarglielo. Al disoccupato «Probdisocil rimed lema upati dio c'è» che non accetta un determinato lavoro basterebbe togliergli il sussidio o, se lo si pesca a rubare, sarebbe opportuno fargli perdere la voglia, la qual cosa non sembra interessare minimamente chi ci governa. In Italia sono stati sufficienti cinquant'anni di democrazia per distruggere tutto ciò che di buono si era costruito e creare il caos più fatale. Qui ognuno, se appena può, si fa i fatti suoi senza minimamente preoccuparsi di non calpestare i diritti altrui. Dei politici poi non si comprende più dove finiscano i loro limiti di intelligenza e dove comincino quelli di corruzione. Lo stesso Craxi lo si lascia indisturbatamente sproloquiare dalla Tunisia o si accettano per buoni i suoi suggerimenti dimenticandosi i suoi trascorsi alla guida del nostro Paese. «Sarei curioso di vedere la sua faccia annoiata nel leggere queste poche righe di pensieri sconclusionati, però non so come porvi rimedio poiché la mia limitata preparazione culturale e sociale produce solamente di queste amenità. Rispettosamente la saluto...». Gentile Signor Chimino, non sono sicuro di aver capito tutto, ma mi complimento con lei perché ha sempre qualcosa da proporre. Oreste del Buono

Persone citate: Craxi, Del Buono, Gentile Signor Chimino, Scalfaro, Vincenzo Chimino

Luoghi citati: Italia, Torino, Tunisia