Euro, 5 giorni al grande cambio

Euro, 5 giorni al grande cambio Le banche centrali degli undici Paesi aderenti alla moneta unica si preparano alla conversione Euro, 5 giorni al grande cambio Dal 1° gennaio Bancomat già in doppia valuta ROMA. Cinque giorni all'euro, alla «tre giorni» di maratona ininterrotta che dalle 17 del 31 dicembre all'alba del 3 gennaio segnerà la transizione definitiva all'Unione monetaria europea. In 60 ore di lavoro la Banca d'Italia e le altre dieci sorelle metteranno a punto i rapporti di cambio che segneranno l'inizio dell'abbandono delle monete nazionali, prima di cedere il comando della politica monetaria alla Banca Centrale Europea. I meccanismi della transizione sono stati collaudati. I pagamenti che verranno immessi nei circuiti telematici europei il 30 e il 31 dicembre nelle varie monete internazionali, la mattina del 4 gennaio dovranno essere regolati in euro e la Borsa farà quotazioni e negoziazioni esclusivamente in euro. Ed è essenziale che l'ultimo giorno dell'anno i saldi finali vengano chiusi correttamente per riemergere «convertiti» con l'anno nuovo ed essere accreditati ai destinatari. Ma il '99 porterà, insieme con l'euro, una serie di novità per tutti i cittadini. Ecco le principali: NEGOZI. Dalla fine di gennaio l'euro arriverà nei negozi di nove città italiane: Treviso, Pavia, Perugia, Foggia, Vicenza, Taormina, Siena, Abano Terme e Bra (Cuneo). E' la prima fase di applicazione in Italia dell'Accordo Eurolabel, un'intesa che fissa le garanzie per i consumatori nella fase transitoria della moneta unica (1999-2001). Gli esercizi che esporranno il marchio Eurolabel, un'etichetta con il logo della moneta unica, un viso stilizzato sorridente e la scritta «Si accettano i pagamenti in euro», saranno tenuti a rispettare alcune regole: doppia prezzatura dei prodotti; accettazione di pagamenti in euro, informazione ed assistenza ai clienti; attuazione dei rapporti di cambio solo sul totale delle merci vendute o dei servizi prestati, senza maggiorazioni. POSTE. Dal 4 gennaio i clienti delle Poste italiane potranno effettuare in tutti i 14.000 uffici postali molte operazioni in euro e dal primo febbraio del '99 sarà inoltre disponibile in versione moneta unica anche una serie di servizi. Le operazioni in euro saranno: acquisto di buoni postali fruttiferi, sottoscrizione di Bot, Btp, Cct e Ctz, apertura di libretti di risparmio, invio e ricezione di vaglia internazionali e pagamento di tributi mediante delega unica. Dal primo febbraio saranno inoltre disponibili i servizi su conti correnti, assegni postali, bollettini di conto corrente per pagamenti, ordini di postagiro, accreditamento di pensioni in conto corrente in euro. AUTO. Il 4 gennaio scatterà pure l'obbligo per tutte le case automobilistiche di presentare un doppio listino, in euro e in lire, insieme a quello di accettare pagamenti anche nella futura moneta unica. Alcune marche, come Rover e Renault, sono pronte da tempo. Molte hanno organizzato corsi per i propri dipendenti e concessionari. «Timing» differenziato alla Fiat: già dal primo gennaio l'euro costituirà la valuta contabile della società, ma alcuni problemi tecnici hanno fatto slittare i doppi listini, che saranno pronti tra gennaio e febbraio. MONETE Alle 9 di giovedì 31 dicembre la Zecca conierà il primo euro «made in Italy». Da quel momento fino allo stesso giorno del 2002 verranno sfornate 385 mila tonnellate di euro-monete. FISCO. L'Eurodichiarazione arriverà nel 2000, ma già nel '99 sarà possibile effettuare i versamenti Irpef, Iva e Irap sia in euro che in lire. Fra le imposte che invece sono destinate a restare nazionali anche nel periodo transitorio rimane l'Ici. Bilanci e rendiconti delle imprese, a partire dall'esercizio '99 potranno essere espressi sia in euro che in lire. Ma costeranno cari gli eventuali errori commessi nella conversione in euro: non potranno essere sanzionati alla stregua di semplici «errori formali». Le imprese che presentano il bilancio o il rendiconto in euro, dovranno poi continuare a farlo indicando la stessa valuta. Gli uffici delle Finanze hanno già adeguato i 60 mila programmi software dell'anagrafe tributaria e 30 mila dipendenti seguiranno un corso di aggiornamento sugli effetti dell'euro. BANCOMAT. Dal 1999 sarà possibile pagare in euro utilizzando le vecchie carte di credito e i bancomat, tutti abilitati a operare in doppia valuta, senza alcun onere addizionale per i clienti. Gli sportelli Bancomat cominceranno a distribuire gli euro solo a partire dal primo gennaio del 2002, in concomitanza con l'entrata in circolazione della nuova moneta. BOLLETTE. Ancora dall'I gennaio e per tutto il periodo transitorio si potrà scegliere tra due forme di pagamento nelle bollette Telecom, Italgas ed Enel. Telecom, a partire da gennaio, invierà ai primi 14 mila clienti aziende la fattura con le singole voci convertite in euro, mentre alle altre aziende sarà inviata la fattura con l'importo totale in doppia valuta. I clienti residenziali che vorranno pagare in euro lo potranno fare, in banca o alla posta, solo attraverso assegni bancari o postali, bonifici bancari, accredito su conto corrente bancario o postale, carta di credito. Le schede telefoniche prepagate saranno adeguate all'euro e, a partire dal secondo semestre 1999, sarà avviato il piano di sostituzione dei telefoni pubblici con apparecchi in grado di accettare pagamenti in euro visualizzandone l'importo sul display. Wim Duisenberg, presidente Bce

Persone citate: Wim Duisenberg