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E RUPERT RINGRAZIO' LETIZIA E RUPERT RINGRAZIO' LETIZIA RUPERT Murdoch sa che può bastare la determinazione di concludere un affare per cambiare le regole del gioco e trarne dei benefici. Da quando nel '53 sbaragliò i rivali dell'Adelaide News, ha costruito la leggenda di se stesso a muso duro, sapendo scegliere il tavolo vincente e correndo ai limiti dell'innovazione per aggirare gli ostacoli che di volta in volta avversari, governi e antitrust ponevano sul suo cammino. E' diventato il più temuto e rispettato magnate dell'editoria. Oggi ha 55 giornali nella natia Australia e 110 in tutto il mondo, compresi The Times e New York Post. Controlla una cinquantina di televisioni in America e almeno altrettante nel resto del globo. Possiede gli studi cinematografici della Fox e l'editrice HarperCollins. Il suo impero vale 23 miliardi di dollari eppure a Murdoch mancava una cosa: l'Italia. Ci sarebbe «venuto anche da solo», ha detto ad un certo punto quando non si metteva bene, quando il governo tuonava contro l'Attila dell'informazione. Era il suo modo di forzare la trattativa per evitare di rimanere al di là delle Alpi. Tre anni fa il primo tentativo con laFininvèst per sedersi al tavolo di comando di Mediaset: fallito. Poi, in primavera, un'altra serie di abboccamenti ad Arcpre.e \m_ nuovo jmo» di Berlusconi. Non si e arreso, I\Australiano. Alzi ha ribadito l'offensiva e puntato tutto sulla determinazione. Perso per strada il Cavaliere, che adesso potrebbe ritrovare come socio nel progetto Traviata con Kirch, ha messo a segno il suo doppio colpo italiano in 32 giorni. Il 23 novembre ha siglato il patto d'acciaio con Letizia Moratti, Signora della Tv tosta e caparbia quanto lui, insediata subito alla presidenza della News Corp Europe. Ieri ha firmato l'intesa che gli offre le redini di Stream e lo lancia nella sfida delle due piattaforme digitali contro Canal Plus e la Rai. Da ministeri e sindacati giungono le consuete voci di preoccupazione per l'arrivo dello straniero, per la scarsa italianità della soluzione scelta da Bernabè. Ma i segnali non sono certo negativi perché Telecom ha deciso in piena autonomia comportandosi da azienda privata qual è, e perché il pubblico potrà contare su due pay tv in competizione che andranno a caccia di telespettatori sul terreno della qualità. La concorrenza è per ora rispettata. E se anche ci fossero violazioni, esistono le leggi e gli strumenti capaci di ristabilire gli equilibri, [m. zat.]Letizia Moratti Letizia Moratti