Alba sotto le katyushe in Israele di Aldo Baquis
Alba sotto le katyushe in Israele Vendetta Hezbollah per il raid che ha ucciso una madre e i suoi 6 figli in Libano Alba sotto le katyushe in Israele Sedici feriti, un ministro: bombardiamo Beirut TEL AVIV NOSTRO SERVIZIO Non si è fatta attendere la vendetta dei guerriglieri Hezbollah per l'eccidio di Janta, il villaggio libanese dove martedì un razzo sparato da un jet israeliano ha ucciso una donna, Nadwa Othman, e sei dei suoi figli. I primi razzi katyusha hanno oltrepassato sibilando il monte Naftah alle 7,30 del mattino - l'ora in cui gli scolari di norma escono di casa - e sono poi fragorosamente esplosi sulle abitazioni di Kiryat Shmona (alta Galilea). «Sono stati tre minuti infernali» ha detto una abitante della città. I razzi dei guerriglieri filo-iraniani hanno centrato la stazione centrale degli autobus, hanno aperto una breccia nella Banca Hapoalim, hanno sbalzato dal suo supporto la Cassa automatica, hanno sventrato (per la terza volta in pochi anni) il condominio n.208, hanno creato un cratere nella falegnameria del kibbutz Kfar Blum e - presso Na- harya - hanno distrutto una casa dove pochi minuti prima facevano colazione quattro manovali cinesi. «Sarebbe stata una strage se non avessimo ordinato alla popolazione di restare nei rifugi» ha commentato il ministro della difesa Yitzhàk Mordechai. I circa sessanta razzi da 122 mm. sparati dagli uomini di Hassan Nasrallab hanno provocato ingenti danni materiali. I feriti sono stati sedici, fortunatamente quasi tutti leggeri. Ma hanno portato ad un livello ancora più alto di esasperazione la popolazione. «Siamo stufi di essere tenuti in ostaggio dagli Hezbollah» ha esclamato il sindaco di Kiryat Shmone Haim Barbibay, durante il sopralluogo del primo ministro Benyamin Netanyahu. «Ogni volta che quelli sono nervosi, premono un tasto e ci bombardano». «Ci sentiamo come soldati al fronte» ha rincarato Yonatan Boneh, un abitante della città. «Noi passiamo nottate insonni, al sibilo dei razzi cerchiamo ripari improvvisati e pochi chilometri a Sud di qua la gente fa invece scampagnate e picnic». Facendosi portavoce della frustrazione generale, il ministro della sicurezza interna Avigdor Kahalany (un ufficiale della riserva) ha sostenuto che è «inconcepibile che a Beirut la vita si svolga normalmente, mentre Kiryat Shmona viene bombardata e la sua centrale elettrica è stata seriamente danneggiata». Il ministro ha invocato un aggiornamento della legge del taglione: occhio per occhio, centrale elettrica per centrale elettri- ca. «Dobbiamo bombardare le infrastrutture civili di Beirut», ha concluso. Netanyahu non ha però preso impegni specifici, limitandosi ad assicurare che «Israele reagirà al momento e nel luogo opportuno». Da parte sua, il capo di stato maggiore Shaul Mofaz ha ribadito ieri che la morte dei sette civili libanesi è stata dovuta a un «tragico incoveniente». «Compiamo raid 365 giorni all'anno, queste cose possono succedere», ha spiegato al gabinetto ristretto. Una spiegazione che a Beirut è stata seccamente respinta dallo sceicco Mohammed Feneish, un esponente politico degli Hezbollah. Collegando il raid su Janta ai bombardamenti statunitensi in Iraq, Feneish ha affermato che scopo del blitz israeliano era di «terrorizzare la popolazione civile libanese per mfiacchire la Resistenza». «Un crimine odioso - ha concluso - a cui non potevano non reagire». Nel frattempo, a Gaza, Yasser Arafat cerca di allentare la pressione degli islamici di Hamas, sempre più forte per il congela¬ mento degli accordi di Wye Piantatimi da parte di Netanyahu. Con l'inizio del mese del Ramadan, Arafat ha revocato quindi gli arresti domiciliari imposti due mesi fa al leader di Hamas, lo sceicco Ahmed Yassin. Negli ultimi giorni, inoltre, due multanti islamici responsabili di azioni armate sono riusciti ad evadere dalle carceri di Gaza e di Nablus, insinuando in Israele il sospetto che le porte delle loro celle si siano dischiuse per ragioni di convenienza politica. Aldo Baquis Raffica di 60 razzi Un condominio sventrato per la terza volta I danni provocati da un razzo katyusha lanciato dai guerriglieri Hezbollah in una casa a Kyriat Shmona
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