Cossiga: pronto a ritirarmi
Cossiga: pronto a ritirarmi Ma l'ex premier replica: il problema non sono i nomi ma il progetto, io cerco il rilancio dell'Ulivo Cossiga: pronto a ritirarmi «Se Prodi e Marini faranno il centro» ROMA. '(Non esiste proprio!». L'urlo sfugge ad Anna Kanakis, ex miss Italia, ex attrice in quota An, ora responsabile della cultura per l'Udr. Non esiste proprio che il leader, Francesco Cossiga. si immoli. Eppure l'ex capo dello Stato l'ha appena detto pubblicamente ai suoi. «Sono pronto a ritirarmi dalla competizione elettorale per le Europee)-, se servirà a ricomporre l'alleanza tra Prodi e Marini sotto il simbolo del Ppe, e anche «a lasciare la vita politica», se si verificasse «quello che è anche il mio progetto: la nascita di un centro riformatore aderente al Partito popolare europeo», ha detto Cossiga. strappando l'urlo della Kanakis. Ma i colleghi più scafati non sono stati colti di sorpresa. 1 presagi nefasti si annunciavano fin dal mattino. Cominciava Ciro Discepolo, «l'unico astrologo a divinare ti a lo scetticismo generale l'elezione di Scalfaro», divinando stavolta un annus horribilis per il presidente Udr, «costretto a barcamenarsi con un Saturno dispettoso». Proseguiva alle 10 e 20 il segretario Clemente Mastella, annunciando, «pur ritenendolo io assolutamente ingiusto», la disponibilità del leader del partito al sacrificio: '.Anche se con grande dolore, noi saremmo pronti ad accettare, nell'interesse di un bene politico superiore, la decisione, anche di quelle persone che più amiamo» Quale fosse il bene politico superiore, Cossiga l'ha spiegato ai suoi parlamentari nella sala dell'hotel Minerva: «Se servisse a creare un grande rassemblement elettorale e politico dentro il partito popolare europeo, e se Prodi accettasse di esserne parte e anche leader, io sarei pronto a ritirarmi dalla vita politica attiva». Ma Cossiga si dà già una prima risposta, tranquillizzando la Kanakis: «Non servirà comunque: anche stavolta Prodi e i suoi diranno che la mia è una volgare provocazione». Ed ecco la reazione di Prodi: «Si continua strumentalmente a voler trasformare in caso personale una questione politica di prima grandezza: non esistono problemi Prodi Marmi, Cossiga». Non è il partito popolare europeo la stella polare dell'ex presidente del Consiglio, che ha intenzione di riunire dopo le feste un vertice dei partiti ulivisti: «Il tema che poniamo è come ricostruire l'Ulivo e il modo con cui le forze che si sono presentate agli elettori sotto il segno dell'Ulivo possano riprendere e sviluppare tale progetto politico». Dichiarazioni che sono apparse «distensive» al Ppi, che per bocca di Renzo Lusetti definisce «un atto di umiltà» la mossa di Cossiga. Per Rocco Buttigliene invece «il problema non è Francesco, ma l'Udr: il nostro progetto è incompatibile con quello di Prodi». Se l'addio alla politica pare evitato, irrevocabili sono le dimissioni, che l'ex capo dello Stato ha annunciato sempre ieri, dal club del referendum, ormai divenuto «un partito "anti politica", di un qualunquismo raffinatissimo, di un populismo molto ricercato, ma pur sempre populismo». Cossiga ricorda di aver firmato il referendum e annuncia che voterà comunque sì, ma ritirerà la sua adesione «a questo movimento, perché si vuole costruire un partito per fare pasticci. Almeno facciano pasticci di carne per il fine anno...». «Ma se al comitato Cossiga l'abbiamo visto solo per la foto ricordo, e la sua firma non risulta depositata in Cassazione...», è la replica di Antonio Di Pietro. «Vedere insieme Prodi, Fini, Veltroni, Segni è qualcosa che preoccupa», incalza l'ex capo dello Stato. C'è n'è anche per Silvio Berlusconi: il suo progetto di federazione di centro sarebbe «semplicemente un processo di assorbimento di altre cose nell'azienda Fininvest». E ancora: «E' stato Berlusconi ad avere il coraggio di sdoganare definitivamente i comunisti, il giorno in cui ha mangiato la crostata con D'Alema e ha scoperto che non mangiava più i bambini. Quando invece D'Alema si è seduto con noi, e tornato a mangiare i bambini». Ricostruendo le mosse dei giorni scorsi sullo schacchiere delle Europee, Cossiga conferma la disponibilità ad accettare, «come tributo personale a Prodi», «quattro foglioline di Ulivo» nel simbolo di una lista unica PpiUdr guidata dall'«amico Romano». «Quando l'ho detto pensavo che mi saltaste addosso voi - dice Cossiga guardando Mastella e Buttiglione -. Invece (Prodi e i suoi, ndal l'hanno considerata una provocazione, hanno parlato di un "complotto" con Marini, D'Alema e Romiti». «Ma adesso basta con la farsa - chiude Cossiga, prima del brindisi natalizio -. Godiamoci in pace queste giornate di festa. E vediamo cosa risponde il Ppi». Aido Cazzili lo Il fondatore dell'Udr dice anche addio al club dei referendum Di Pietro: è venuto solo per la prima foto L'ex Capo dello Stato e fondatore dell'Udr Francesco Cossiga
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