Lo mongolfiera piega In Cina

Lo mongolfiera piega In Cina Intervengono Blair e la Casa Bianca, continua l'impresa di Branson Lo mongolfiera piega In Cina Trattativa diplomatica, poi Vok al sorvolo LONDRA. Sospiro di sollievo. «Le probabilità di successo sono salite a 51 contro 49». L'ha spiegato da Londra Mike Kendrick, il direttore del progetto dell'«Ico Global», la mongolfiera che sta tentando il record del primo giro del mondo. Si sono appena concluse 24 ore convulse in cui è stata scomodata la diplomazia ad altissimo livello, con il premier Tony Blair e l'ex premier Edward Heath, più l'ambasciatore britannico e la Casa Bianca. Tutti a convincere la Cina. Alla fine Pechino ha accettato di aprire lo spazio aereo al trio Branson-Fossett-Lindstrand e così la favola dei miliardari in pallone può proseguire. «Siamo imbarazzati e allo stesso tempo felici che abbiano capito il nostro problema», ha fatto sapere il proprietario della Virgin. Avevano previsto di farcela in 18 giorni e adesso sono già in ritardo di un giorno, quando devono ancora attraversare il Pacifico, gli Usa e l'Atlantico, per approdare in Gran Bretagna. Oltre ai guai politici, infatti, hanno dovuto affrontare gli imprevi¬ sti meteorologici e sono stati costretti a salire di quota, a oltre 10 mila metri, in modo da scongiurare la formazione di ghiaccio sull'involucro. «Non possiamo che incrociare le dita, chiudere gli occhi e sperare per il meglio», ha scherzato Kendrick, mentre raccontava il susseguirsi dei colpi di scena dell'impresa. L'ingiunzione di atterraggio a Lhasa, in Tibet, era scattata quando la mongolfiera aveva mancato il corridoio previsto dai cinesi a Sud del 26" parallelo. Colpa della necessità di evitare l'Iraq martellato dall'operazione «Desert Fox» e per 12 ore l'«Ico Global» si è trovato nella scomoda posizione di «pirata dei cieli». A quel punto, lontani 400 chilometri dalla rotta prevista, piegarsi all'ordine del regime avrebbe significato non soltanto dire addio al record, ma anche rischiare ima catastrofe, perché - ha proseguito Kendrick «era notte fonda e un atterraggio al buio avrebbe significato mettere a rischio la vita dell'equipaggio». Il viaggio, quindi, è proseguito, accompagnato da una frenetica operazione diplomatica, finché la Cina ha reso noto il suo «sì», purché il pallone acceleri e se ne vada «il più presto possibile». «E anche noi vogliamo uscire il più presto possibile - ha commentato Kendrick -. Stiamo studiando la via più veloce ed efficace per lasciarci il Paese alle spalle». Si tratta di riacchiappare il giusto «jet stream», l'insieme delle correnti d'alta quota che soffiano da Ovest a Est, e spingersi a tutta velocità verso il Pacifico. Ma l'ultimo bollettino è stato scoraggiante: ieri sera, la mongolfiera raggiungeva a malapena i 90 all'ora e, quello che è peggio, il consumo di carburante (necessario ai bruciatori) è stato superiore alle previsioni. La suspence continua. Gabriele Beccaria RUSSIA mm 24 ORE DI BRACCIO DI FERRO PER IL RECORD DELLA MONGOLFIERA O L'«lco Global» entra nello spazio aereo cinese © Dodici ore più tardi Pechino ordina l'atterraggio a Lhasa O E' no'te fonda e un atterraggio è troppo pericoloso: la mongolfiera prosegue il suo viaggio O Dopo l'intervento del premier Blair e dell'ex premier Heath, la Cina concede l'autorizzazione

Persone citate: Branson, Di Braccio, Edward Heath, Fossett, Gabriele Beccaria, Lindstrand, Mike Kendrick, Tony Blair