«Il progetto "Mose" può salvare Venezia»

«Il progetto "Mose" può salvare Venezia» «Sì» dei Beni culturali alle dighe mobili «Il progetto "Mose" può salvare Venezia» Agiorni il decreto del ministro Ronchi Critici i verdi: valutazione ambigua ROMA. Bocciato per il suo impatto ambientale, il progetto «Mose» di dighe mobili per salvare Venezia incassa il sì, pur con alcune prescrizioni, dell'ufficio centrale per i Beni ambientali e paesaggistici del ministero dei Beni culturali. L'impatto visivo dell'opera - è scritto nel documento di approvazione risulterebbe minimo e risolvendo il problema dell'acqua alta contribuirebbe in maniera determinante anche alla salvaguardia dei tanti monumenti della città. «Abbiamo raggiunto un'intesa col ministero dei Beni culturali - è il commento del ministero per l'Ambiente -, Gli aspetti paesistici del Mose non sono particolarmente significativi. Gli impatti ambientali riguardano invece il rischio di trasformare la laguna in una sorta di "catino puzzolente", per la riduzione del ricambio delle acque, causato da un numero troppo elevato di chiusure delle dighe mobili, in una laguna e in canali come quelh di Venezia, già fortemente mqxùnati». Nei giorni scorsi, il ministro dell'Ambiente Edo Ronchi aveva affermato che sul decreto «non ci saranno divisioni nel governo». Quanto alla firma del provvedimento, il ministro aveva espresso l'intenzione di sottoscriverlo prima di Natale. Sono due, secondo Ronchi, i problemi cruciali che si stanno approfondendo prima della firma: il modello di previsione delle maree e lo stato attuale di inquinamento della laguna. Sul primo punto, aveva osservato il ministro, «è importante il livello di affidabilità della previsione, perché si rischia di fare troppe chiusure». Quanto all'inquinamento, aveva spiegato Ronchi, «noi abbiamo ipotizzato un carico massimo sulla laguna per risanarla senza sbarramenti; se invece ci sono sbarramenti, bisogna cambiare tutto per evitare di ridurre il ricambio d'acqua». Anche il sindaco di Venezia, Massimo Cacciari, è convinto che sul Mose «vi sarà completo accordo da parte sia del ministro Melandri sia del ministro Micheli. Non ci sarà nessun conflitto sul decreto di valutazione di impatto ambientale». «E' inaccettabile che vengano espresse riserve sostanziali e, al contempo, venga dato un parere positivo, sia pure con riserva al Mose». Questo il commento del deputato verde Sauro Turroni. Gli organi tecnici dello Stato, ha sottolineato Turroni, «devono smetterla con questo comportamento cerchiobottista che tenta di non scontentare nessuno, facendo però il gioco di chi si nasconde dietro l'espressione "favorevole"». Dato che la competenza dell'ufficio centrale per i Beni culturali si riferisce sia ai beni culturali sia a quelli ambientali, ha proseguito il deputato, «mi chiedo come possa il direttore generale Salvatore Mastruzzi considerare separate tutte le questioni ambientali dal più complesso problema della salvaguardia di Venezia». Ir. cri.]

Persone citate: Edo Ronchi, Massimo Cacciari, Melandri, Micheli, Ronchi, Ronchi Critici, Salvatore Mastruzzi, Sauro Turroni, Turroni

Luoghi citati: Roma, Venezia