Trasporta nuove regole per lo sciopero

Trasporta nuove regole per lo sciopero Trasporta nuove regole per lo sciopero Nella notte la stretta finale tra i sindacati e Treu ROMA. Un patto sugli scioperi: è questo il regalo di Natale che il ministro dei Trasporti, Tiziano Treu, si augura di poter offrire a tutti quelli che viaggiano nel nostro Paese. Fin dal pomeriggio di ieri, il ministro ha infatti illustrato il suo progetto ai rappresentanti dei sindacati confederali e autonomi, e a quelli delle aziende. Dalle ore 20, poi, s'è iniziato il confronto «no stop» che è proseguito nella notte tra le parti, e per oggi è prevista la chiusura della vertenza, con la sigla dell'accordo. Prima di entrare in riunione, i rappresentanti della Filt Cgil hanno fatto sapere di essere pronti a sottoscrivere le proposte ministeriali purché a condizione che venga prevista una precisa «clausola sociale» per la tutela dell'occupazione, la riforma della struttura contrattuale e le sanzioni anche a carico delle aziende. Diversa è stata invece la posizione dei sindacalisti del Comu. I rappresentanti di questa sigla hanno infatti contestato le proposte avanzate dal ministro Treu e hanno richiesto regole più efficaci per gli scioperi, ma anche per le aziende, in materia di precettazione. Ma vediamo, in sintesi, quali dovrebbero essere i punti chiave sui quali dovrebbe poggiare l'intesa previsti dal piano del ministro dei Trasporti: la conciliazione obbligatoria; la riduzione dei danni provocati dell'«effetto annuncio»; l'estensione del periodo di tregua; l'applicazione più rapida delle sanzioni. I capitoli fondamentali della bozza di accordo sono in tutto sei. CONCILIAZIONE OBBLIGATORIA. Nelle vertenze che sono legate all'applicazione del contratto, l'azienda è tenuta a mettere in atto la cosiddetta «procedura di raffreddamento», convocando, in via preliminare, i sindacati. Si prevede anche l'introduzione del prinicipio della «pubblicità» della piattaforma, e i sindacati sono invitati a comunicare i motivi dello sciopero. SOGLIA DI RAPPRESENTATIVITÀ'. La proposta del ministro è di estendere ai trasporti la soglia del 5 per cento di rappresentatività, prevista per il pubblico impiego, necessaria per partecipare ai negoziati. Questo non impedirà a un sindacato che rappresenti un numero inferiore di lavoratori di proclamare uno sciopero, ma indebolirà, inevitabilmente, le organizzazioni più piccole che non avranno titolo nelle trattative. FRANCHIGIE. All'inizio di ogni anno, nel mese di gen¬ naio, le parti si dovrebbero riunire per decidere i periodi di «tregua», tenendo conto dei «ponti» legati alle festività o di eventi in calendario, come per esempio i campionati mondiali o altre grandi manifestazioni. SANZIONI. Si prevedono sanzioni più pesanti per quelle aziende che non rispetteranno l'informativa sugli scioperi e le procedure di raffreddamento. Non competerà invece alla Commissione di garanzia, come era stato sollecitato da più parti, comminare le sanzioni stesse, ma ancora alle aziende che, però, dovranno applicarle entro quindici giorni dalla decisione della Commissione sull'illegittimità deUo sciopero. REVOCA DEGLI SCIOPERI E INTERVALLI. Rimane l'obbligo di aspettare dieci giorni tra uno sciopero e quello successivo. Non solo. Per evitare l'«effetto annuncio» di agitazioni proclamate e poi non messe in atto, i sindacati dovranno annunciare la revoca almeno tre giorni prima (invece di uno) della mancata protest>& RIFORMA DEL SISTEMA CONTRATTUALE. Si propone, come accade negli altri settori, il doppio livello di contrattazione: quello nazionale, per i diversi comparti - aereo, ferroviario, merci, ecc. - e quello integrativo, che riguarda le aziende. Daniela Daniele Sanzioni rapide, la tregua è estesa Norme contro l'«effetto annuncio»

Persone citate: Daniela Daniele, Tiziano Treu, Treu

Luoghi citati: Roma