Wall Street riaccende le Borse europee

Wall Street riaccende le Borse europee L'euforia contagia i mercati: +2,3% Londra e Zurigo; Parigi e Francofòrte sfondano il 3% Wall Street riaccende le Borse europee Piazza Affari (+3,9%) comincia a contare in Euro MILANO. Grande euforia ieri in Borsa. Dopo una partenza positiva, Piazza Affari conferma i guadagni a metà pomeriggio (nonostante l'avvio irregolare di Wall Street) arrivando a superare una crescita del 2 per cento anche se gli scambi continuano a presentare volumi modesti (vicino ai 1450 miliardi di controvalore). Ma quando, a meno di un'ora dall'inizio delle contrattazioni al New York Stock Exchange, l'indice Dow Jones dei trenta principali titoli industriali segna un rialzo di 145,72 punti (+1,64%) sfondando quota 9000 (per la precisione 9049,35), a Milano gli indici prendono il volo e la seduta si chiude con vistosi rialzi: il Mibtel segna un +3,92% (a 22649), il Mib30 fa 33.584 (+4,26%), il Midex va a 22.523 (+3,26%). Piazza Affari non è un'eccezione. Sulla stessa lunghezza d'onda si sono mossi gli altri mercati europei. Ovunque hanno inciso la fine dei bombardamenti in Iraq, la tranquillità di Wall Street di fronte all'apertura della procedura di impeachment contro Bill Clinton, la decisione confermata dal presidente Usa di concludere il mandato. Come hanno influito le stime del Fmi che rivedono al ribasso la crescita del prodotto interno lordo (Pil) nella zona dell'Euro e che lasciano intrawedere spazi «per un ulteriore allentamento monetario in Europa». E questa sera si riunisce la Federai Reserve che, secondo le attese, potrebbe ritoccare i tassi americani. Così, mentre in mattinata il Nikkei a Tokyo aveva lasciato sul terreno un —0,3%, Londra quadagna il 2,34%, Zurigo il 2,38%, Madrid il 2,68%; Parigi il 3,02%, Amsterdam il 3,09%. Ma sopra a tutti a brillato la stella di Francoforte (+3,43%): qui sotto i riflettori c'è stata la Bmw che ha segnato un rialzo dell' 11,1% apparentemente senza motivi particolari e con meno di 50.000 azioni passate di mano. Ma torniamo al mercato domestico. Ad alimentare il denaro in Piazza Affari, oltre alle ragioni che hanno mosso le altre Borse europee, ha giocato l'approvazione de- finitiva della Finanziaria che, secondo alcuni, potrebbe preludere al nuovo taglio del «tus» prima della partenza dell'Euro visti i dati sull'inflazione nei capoluoghi diffusi ieri dall'Istat. Il guadagno dell'ultima ora di attività, ieri, è dovuto soprattutto ai titoli guida, ed in particolare a quelli più importanti nella formazione del paniere del Fib30. Secondo alcuni operatori molti acquisti sono stati dettati dalla volontà di coprire posizioni speculative: «Di fatto quella di ieri è l'ultima seduta dell'anno - osserva il responsa¬ bile di una primaria Sim bancaria -, da oggi le operazioni verranno aperte il lire e regolate il 31 dicembre in Euro, e il tentativo sarà di limitare al massimo l'attività nel periodo di transizione fra le due monete». I minimi toccati dal prezzo del petrolio e le indicazioni del Fmi sul superamento della fase più difficile della crisi finanziaria mondiale hanno fatto a tempo a influenzare il listino italiano, mentre la riduzione delle attese di crescita mondiale e del Pil italiano e i timori del Fondo per una «forte correzione» di Wall Street sono giunti a Borsa ormai chiusa, senza peraltro impedire al Fib30 di continuare a salire. In un panorama di scambi moderati anche su gran parte dei titoli del Mib30, hanno fatto eccezione valori come Eni (+3,34%), Generali ( + 3,94%), Telecom (+3,12%), Tini ( + 5,10%) e Olivetti (+4,26%). In particolare il titolo di Ivrea ha mostrato una buona intonazione nel corso di tutta la seduta e resta uno dei temi operativi preferiti in questa fase, comunque povera di iniziative. L'attenzione sugli altri valori più trattati può essere invece in gran parte ricondotta a sistemazioni tecniche con i contratti a termine. Sul finale, ritorno di grande interesse per i bancari, con le Banca di Roma che hanno messo a segno un ultimo prezzo in progresso del 9,24% a 2790 lire (+7,20% il prezzo di riferimento! mentre le Comit hanno guadagnato il 3,7%. Seduta brillante per le Mediobanca ( + 6,13%), le Banca Fideuram (+7,18%) e le Rolo (+4,4%); tra gli assicurativi per Alleanza (+6,97%) e Ras ( + 5,15%). In battuta le Comparì. ( + 5,60%) dopo l'annuncio dei positivi risultati del gruppo Fondiaria che hanno ridato fiato alle voci di una possibile cessione. Risveglio finale anche per alcuni industriali come Fiat ( + 5,11%) e Pirellona (+5,18%). Oltre Atlantico il Dow Jones, che a metà seduta era saldamente attestato sopra quota 9000 punti, ha poi chiuso a 8988, in rialzo dello 0,96%. Francesco Bullo Acquisto e vendita di azioni in lire saranno regolati nella moneta unica dal 31 dicembre ■ ★*★ ★ . * * ★ CHE COS'È* LA BC. E' la Banca centrale europea, con sede a Francoforte, nei cui confronti le Banche centrali degli 11 Paesi dell'euro i i i: i_ i_ hanno abdicato le /' frVV^V1^

Persone citate: Bill Clinton, Francesco Bullo, Olivetti, Tini