Forleo ritrova la libertà
Forleo ritrova la libertà I giudici: le indagini ora sono chiuse, lui è stato corretto e non ha intenzione di fuggire Forleo ritrova la libertà L'ex questore: la mia storia mi difenderà ROMA DALLA REDAZIONE L'ex questore di Milano, Francesco Forleo, accusato di omicidio volontario dalla Procura della Repubblica di Lecce e detenuto presso il carcere militare di Forte Boccea, a Roma, è stato scarcerato ieri pomeriggio. Il provvedimento che concede la libertà provvisoria al funzionario è di Pietro Baffa, gip del Tribunale di Lecce. L'istanza di scarcerazione è degli stessi pubblici ministeri che arrestarono il questore. I sostituti procuratori, Leonardo Leone de Castris e Giuseppe Capoccia - della Direzione distrettuale antimafia di Lecce hanno firmato la richiesta perché convinti che nella vicenda che riguarda Forleo e altri funzionari di Brindisi siano venute meno, per il questore, le esigenze di custodia cautelare. Secondo i pm e secondo il gip non esistono più pericoli di inquinamento delle prove, né di reiterazione del reato. Per quanto riguarda il pericolo di fuga (terza condizione che rende obbligatoria l'esigenza di custodia cautelare) non era stata prospettata al momento dell'emissione degli ordini di cattura. Le indagini sono concluse e, sulla base di quanto è stato finora acquisito agli atti, l'indagato può attendere il processo in stato di libertà. Forleo ò accusato di aver ucciso il contrabbandiere Vito Ferrarese sparando con una mitraglietta da un elicottero della polizia, durante una operazione di pattugliamento delle coste pugliesi in servizio antimmigrazione, «nella totale assenza di qualsiasi azione offensiva da parte dell'equipaggio dello scafo». Sostengono i pm che l'ipotesi accusatoria si è rafforzata con nuove acquisizioni, tra cui l'identità della persona che cedette l'arma posta - secondo l'accusa - sullo scafo dei contrabbandieri, dopo l'omicidio, per sostenere che dall'elicottero della polizia si era sparato per rispondere al fuoco dei fuggiaschi. Sono inoltre univoche - a giudizio dei pubblici ministeri - le testimonianze di coloro che assistettero e parteciparono all'operazione che si concluse con la morte di Ferrarese. Ecco perché non è più necessaria la carcerazione preventiva. D'altra parte, a parere dell'accusa, Forleo ha tenuto un «comportamento processuale corretto». A questo va aggiunto un giudizio positivo della personalità del questore. L'episodio «incriminato», infatti, viene considerato un «fatto episodico» rispetto al contesto nel quale agivano altri poliziotti indagati ed accusati, tra l'altro, di «collusione coi clan mafiosi». Forleo ha lasciato il carcere nel primo pomeriggio. «Sono amareggiato», ha detto ai cronisti che lo attendevano fuori del cancello. Poi ha aggiunto: «Tutte le esperienze sono positive. Ho detto sin dall'inizio che sarei uscito a testa alta da questa storia. Spero di uscirne presto». Gli è stato chiesto se sia finito in una trappola, ma lui ha tagliato corto: «Questa è fantapolitica... fantasia». E con quale stato d'animo arriverà al processo, gli hanno domandato. «Sereno, come sono sempre stato finora» ha risposto, aggiungendo, a chi gli chiedeva quali saranno le sue armi di difesa: «Io sono Francesco Forleo: ho una storia che parla per me». Francesco Forleo, ex questore di Milano, è tornato libero
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