Un '98 deludente per l'economia italiana

Un '98 deludente per l'economia italiana Il governo: non è solo colpa della crisi asiatica, ha influito anche l'incertezza politica Un '98 deludente per l'economia italiana L'Ocse conferma: crescita inferiore alprevisto (+1,5%) ROMA. Ormai c'è poco margine di dubbio: l'economia italiana chiuderà il '98 con una crescita deludente, + 1,5 per cento, seppur meno peggiore di quanto alcuni avessero temuto nelle ultime settimane. I dati Istat del terzo trimestre, diffusi ieri mattina, sono stati interpretati così in modo piuttosto concorde dagli esperti. Confermano il quadro le.stime sulla produzione industriale '98 diffuse dalla Confindustria: + 2,2 per cento su base annua, +1,4 per cento su base media giornaliera. Anche l'Ocse conferma 1,5 per cento. Arriva tardi, come spesso avviene, il Fondo monetario internazionale, che dopo essere stato troppo ottimista in passato ha calato ieri a +1,3 per cento. Ormai si guarda al '99. Il Natale allegro e consumista che si prospetta dà fiato a chi si attende una ripresa in primavera. «Tra l'I,9 per cento e il 2,5 per cento» conferma il ministro del Tesoro Carlo Azeglio Ciampi, ufficializzando le cifre del «piano di stabilità» appena inviate alla Commissione europea. Gli dà man forte l'Ocse (che studia le 29 economie più importanti del mondo) con il 2,1 per cento di crescita per l'Italia. Qui ha maggior peso il pronostico negativo del Fmi (lento, però meglio informato sulle economie di tutto il globo) che, in un quadro piuttosto oscuro ovunque, dà all'Italia nel '99 solo il +1,9 per cento, coincidente con la più pessimistica delle ipotesi contemplate dal governo. Gli effetti della crisi estiva, russo-brasiliana secon- do una definizione in voga, ma estesa a tutti i Paesi emergenti, si sono cominciati a sentire nell'autunno: da allora in poi il rallentamento è comune a tutta l'Europa. Non può essere questa la spiegazione per l'andamento fiacco dell'economia italiana nel '98, che risale a prima dell'estate; anche il governo se ne è reso conto. Il ministro delle Finanze Vincenzo Visco avan¬ za due spiegazioni: 1) «uno choc da mutamento di scenario», ossia famiglie e imprese che si sono trovate all'improvviso ad avere una moneta forte; 2) l'incertezza dovuta a una crisi politica di fatto cominciata in giugno e risolta solo in ottobre. Il Fondo monetario fornisce svariati motivi, più in linea con la tradizionale analisi economica. Tra questi: 1) la fine degli incentivi per l'auto ha avuto un effetto negativo sui consumi più pesante del previsto; 2) il calo del tasso di sconto da parte della Banca d'Italia è stato più lento di quanto ci si attendesse. Anche l'Ocse attribuisce la «battuta di arresto nella prima metà del '98» al termine degli incentivi per l'acquisto di autoveicoli, oltre che ad altri fattori; il suo rapporto, scritto diverse settimane fa, antici¬ pava una ripresa dei consumi nella parte finale dell'anno in corso. I dati diffusi dall'Istat ieri riguardano il prodotto interno lordo del terzo trimestre: + 0,5 per cento rispetto al trimestre precedente, +1,6 per cento nei primi tre trimestri del '98 rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Era stato il marcato rallentamento del secondo trimestre, proprio alla sola Italia, a far mutare le previsioni su tutto l'anno. Il risultato non esaltante del terzo, fa notare l'Istat, è invece più vicino agli andamenti degli altri grandi Paesi industriali. Fatto abbastanza curioso, le importazioni sono diminuite mentre il flusso delle esportazioni faceva registrare ancora un lieve aumento. «Con questi dati, anche un quarto trimestre piatto ci condurrà all'1,5 per cento annuo» riassume Ciampi. «Continuiamo ad aspettarci una accelerazione all'inizio del '99, seppure un po' meno consistente che negli altri Paesi Euro» dichiara Robert Price, all'Ocse responsabile dei rapporti sulle singole nazioni, che riconosce agli ultimi governi italiani «risultati senza precedonti nelle riforme strutturali». [s. 1.] t } ì y v 7 rm * v * i i + v 7im/ìv * t v i t * t * t r t t * ri II,»© : ■» ! 1,90 1,30 f"T f-0 OCCUPAZIONE ili l. ■i ol 1,80 2,00 iao '"TT I ■ m. FMI OCSE FMI | JONE; I,y0 8,60 OCSE ; 2 1 i o GOVERNO OEBBTO/PIL 4-4-31 J2,0C 2 to' DEFICIT/PIL i tool A ì50 1re CONFINDOSTRIA a,y© 7 ' 7 t t ti f f t t i V PREVISIONI A CONFRONTO I PRINCIPALI INDICATORI ECONOMICI ITALIANI ASSEGNATI • DALLE VARIE ISTITUZIONI NAZIONALI E INTERNAZIONALI. DATI IN PERCENTUALE 1998 1999 im r ' FMI OCSE GOVERNO 118,a0 113,60j ONFINDUSTRIA .118,60 H6,00 FMI OCSE ,.L GOVERNO j CONF1NDUSTRIA

Persone citate: Carlo Azeglio Ciampi, Ciampi, Robert Price, Vincenzo Visco

Luoghi citati: Europa, Italia, Roma